​​


Una rete propiziata agli avversari dovrebbe bastare. A far capire che, in quel modo, non si fa altro che regalare il possesso palla. Eppure, Sofyan Amrabat continua nella sua improvvisata regia di centrocampo, quasi fosse ignaro di non possedere i mezzi atti a praticarla. Il suo è un accanimento terapeutico alla costruzione del gioco di Italiano e anche contro la Lazio è uscito più di un grave errore dai suoi ferri.





Già nel corso del primo tempo contro i biancocelesti, il centrocampista marocchino ha completamente cannato un paio di aperture. Nello stesso modo in cui aveva condotto al gol il Torino nell’ultima sfida. Oltre a errare nell’impostazione per vie aeree, Amrabat si è trovato in difficoltà anche in semplici, seppur verticali, appoggi al suo dirimpettaio, causando un recupero funesto che poteva portare al raddoppio degli uomini di Sarri.
La sua perseveranza nel voler a tutti i costi giocare tutti i palloni che escono dalla difesa sta diventando controproducente. Non solo per gli immensi errori (anche di concetto) in costruzione, ma anche per causare il drastico rallentamento della manovra. Il primo controllo poi, che in Serie A è decisivo e distingue i buoni giocatori da quelli veramente forti, Amrabat lo stecca quasi sempre, perdendo quel tempo di gioco che permetterebbe una più agile uscita palla a terra.





Macchinoso, povero di immaginazione e completamente inadatto a ricoprire un ruolo così cruciale in un 4-3-3 col vertice basso. Italiano ha grosse percentuali di colpa in questa scelta, ma la dirigenza che la scorsa estate ha davvero ritenuto che Amrabat fosse il profilo giusto molte di più. Oltre a ciò, va segnalato che in tutto il periodo in cui Mandragora è rimasto assente, il marocchino è apparso ancor più in difficoltà a gestire la mediana. E da qui, una serie di provocazioni.





Ha senso continuare ad insistere con un giocatore che palesa limiti evidenti in un ruolo non suo? Non sarebbe forse meglio relegarlo all’unico compito di recupera-palloni seriale (nel quale spicca come uno dei migliori nel suo genere)? Uno tra Mandragora e lo stesso Bianco davanti alla difesa non renderebbero più agevole lo sviluppo della manovra? E infine la provocazione più grande. Appurato che non si tratta certo di un giocatore imprescindibile per questa Fiorentina, ne è valsa la pena di non sfruttare il suo exploit Mondiale in questa sessione di mercato?



💬 Commenti