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Nella sua rubrica Rock & Gol su La Nazione, Benedetto Ferrara commenta ironicamente le vicende legate al match di Coppa Italia:

“E meno male che dopo un bel po’ il tecnico si è accorto dell’errore e ha cambiato tutto: gioco e uomini. Anche perché quel possesso palla in orizzontale stava annoiando anche lui, che era lì lì per contestarsi da solo. Poi è cambiato tutto. Si è svegliato perfino Nzola, evento esclusivo per soli possessori di abbonamento plus. Bella storia, comunque. Ma non è stato lui l’eroe di un mercoledì di calcio, gol e rischio ibernazione. 

Il vero personaggio di una notte al Franchi si chiama Oliver, ha 24 anni ed è l’unico titolato a indossare con naturalezza il golf con le renne natalizio della Fiorentina, quello che fa tanto tombola a casa dei suoceri. Fino ad oggi il portiere danese era un mistero irrisolto. La maledizione di Terracciano aveva colpito anche lui. Chi osa puntare alla maglia da titolare deve affrontare un lungo viaggio fatto di uscite e vuoto, rilanci sbagliati, il tutto fino ad accomodarsi in panchina per accettare il suolo di riserva, perché Terracciano non lo sposti di lì. Più facile trovare parcheggio nel giorno delle pulizie delle strade. In ogni caso stavolta la Fiorentina deve tutto a Christensen, che ha messo in scena grandi parate, quelle che hanno evitato che una situazione difficile diventasse impossibile”.

 

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