Casini: "Franchi? L'unica soluzione è congelare le risorse e lasciarle alla prossima giunta. Il trasloco della Fiorentina è un danno, il Padovani è lontano. E manca metà delle risorse"
“Unica soluzione congelare le risorse”
Il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini è intervenuto sulla situazione riguardante lo stadio Artemio Franchi. Ecco le sue parole a Telegram, in onda stasera su Toscana TV: “Lo dico da tempo, c’è oramai un’unica soluzione: congelare le risorse. È possibile, il ministro Salvini non ha detto le cose come stanno: le risorse oggi a disposizione non sono fondi Pnrr, bensì del Piano nazionale complementare, quindi del Governo e pertanto congelabili. L'amministrazione comunale, nel frattempo, deve riaprire il dialogo con la Fiorentina, è essenziale. Al Franchi non ci giocherà la Settignanese o un’altra squadra di Serie A, ma la Fiorentina”.
“Si eviterebbe un danno enorme per i tifosi”
E aggiunge: “Va sfruttato questo tempo per verificare se l’attuale progetto è davvero la soluzione più giusta oppure se, come credo, ci sono molte soluzioni migliori come realizzare un nuovo stadio o comunque, come minimo, ricalibrare il progetto affinché coesistano cantieri e partite con il pubblico. Si eviterebbe il trasloco della Fiorentina in un’altra regione, dispendio enorme in termini di energia, di risorse, di impegno, di tempo, di passione persa, di mancati diritti televisivi e di pubblicità. Un danno soprattutto per i tifosi”.
“Manca metà delle risorse e…”
Sul Padovani: “Prospettiva lontana che, se tutto va bene, sarà realizzata soltanto a fine 2025. Inevitabile che si parli di giocare al Franchi durante i cantieri, va rivisto il progetto anche in questa formula, cosa che si può fare. Ma c’è un altro tema, forse ancor più importante: manca circa la metà delle risorse per completare l’attuale progetto di restyling, pari a oltre cento milioni. Un onere che sarà rimandato alla prossima amministrazione e, dopo questa ondata di finanziamenti europei, per diversi anni non ci saranno più tutte queste opportunità a disposizione dei comuni. A maggior ragione occorre congelare tutto e lasciare la decisione alla prossima giunta”.