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La vittoria che serviva, nella partita più importante dell'ultimo periodo, quella di Verona. La Fiorentina al Bentegodi chiude la pratica dopo un tempo, grazie ad una rete di Barak e al raddoppio di Cabral e così non rischia di finire la stagione come nei primi due anni di gestione Commisso, a pensare alla salvezza e a complicarsi inutilmente la vita.

Finalmente i viola hanno trovato un attaccante che sta trovando con con la continuità di marcatura, fiducia e sicurezze. Serviva vincere a Verona, eccome se serviva. Per mettersi in una posizione di campionato tranquilla, per poter affrontare le Coppe (ormai vero obiettivo stagionale), con serenità, con il morale giusto, senza distrazioni.

Da adesso in poi Italiano potrà davvero dedicarsi alla Coppa Italia e alla Conference League, provando in campionato qualcosa di diverso, gestendo il turn over in maniera differente, creando una ‘squadra’ che cambi molto meno rispetto al passato. Per tentare di regalare un sogno, un'impresa in una stagione nata male ma che potrebbe però riservare un bel colpo di coda.

Commisso, presente a Verona, finalmente può tirare un sospiro di sollievo. Questa volta la sua Fiorentina non ha sbagliato partita, ha interpretato la gara nel modo giusto. Rocco può pensare così ai piani futuri e al suo Viola Park. Questo ritardo nella consegna dell'impianto non ci voleva. Commisso ha investito tanti soldi, risorse e tempo su questo progetto, sicuro che il prossimo ritiro estivo la Fiorentina lo avrebbe svolto lì. Mettendoci la faccia, con date precise, seguendo da vicino i lavori, facendo visitare a più riprese da ospiti, giornalisti, autorità, il bellissimo centro sportivo che sta nascendo. Fast, fast, fast, la parola d’ordine. E invece, anche facendo da soli, anche con soldi privati, si è visto che non è andata propriamente così.

Diciamo che il 2023 non è cominciato nel migliore dei modi, né in campo né fuori. Ma la speranza è che le coppe possano cambiare le carte in tavola e anche il destino dell’intera stagione. Intanto la vittoria di Verona tranquillizza l’ambiente. Ci voleva, adesso un mese di fuoco. La Fiorentina c’è e occhio alle sorprese. 


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