Un'occasione che la Fiorentina è riuscita a cogliere ad una cifra onesta. Un colpo di alto livello e un tassello ben piantato per il futuro. Ma di carne al fuoco ce n'è ancora tanta
E’ il momento del Viola Park. Storico, eccezionale per la Fiorentina. Un ‘miracolo’ in un'area come la nostra. Poco importa se non si chiamerà più così e se porterà il nome del suo proprietario. Un po' di megalomania nella scelta, ma sono piccolezze, ognuno nella vita ha il proprio senso del gusto. Sarà dura allenarsi a 40 gradi, nonostante il parere dei diretti interessati che, è anche vero, difficilmente potrebbero ammettere il contrario. Ma pazienza.
E’ bello esserci, è bello cominciare li, è incredibile osservare come in pochissimo tempo sia stato costruito quello che sarà inevitabilmente un fiore all’occhiello per la Fiorentina e per la sua squadra.
Intanto è arrivato Parisi e c’è chi si divide anche su questo acquisto. Perché lì c’è Biraghi, perché serve altro in altri ruoli, perché non era fondamentale. E invece le occasioni sono occasioni e la Fiorentina è stata bravissima a coglierla (anche ad una cifra onesta) appena ha intravisto uno spiraglio. Parisi è forte, piace tantissimo ad Italiano, speriamo rimanga a lungo a Firenze e possa diventare il terzino del futuro.
Adesso ci sarà un periodo di attesa. Aspettando di conoscere il futuro di Amrabat, avendo ben chiaro (almeno noi) che manca un portiere forte e un centravanti da quindici gol. E poi magari un esterno e un centrocampista. Insomma, ancora tante carne al fuoco. Ma il primo colpo finalmente è arrivato da Empoli, ed è stato di livello alto (segno evidente che quando ci si presenta con i soldi le frizioni non esistono). Tutto passa in secondo piano in questo mondo qui, sia chiaro, figuriamoci nel calcio dove ormai sembra contare solo e soltanto questo: money, pubbliche relazioni, procuratori. Con Parisi, però, si è pensato anche all’aspetto tecnico. Lui può davvero alzare il livello difensivo viola ed essere un bel tassello per il futuro.