Sì ma quanti ne posso cambiare? Un mercato senza limiti per inseguire Champions o Europa League mentre la Conference presenta i soliti paletti
Chi si aspetta un'altra rivoluzione nel mercato di gennaio potrà essere parzialmente accontentato, nei limiti del realizzabile in una sessione che difficilmente vede ribaltoni verticali. Intendiamoci, la Fiorentina non ha bisogno di stravolgere la sua rosa e non ne ha la minima intenzione ma ha ancora a referto diversi interpreti che poco c'entrano ormai con il contesto.
Di Biraghi e Quarta, capitano e vice capitano, sappiamo già tutto e il discorso si estenderà forse anche a Kayode ma lo stesso Parisi vorrebbe più minutaggio e almeno uno tra Terracciano e Christensen potrebbe anche migrare altrove. Insomma, di singoli in aria di cambiamento ce ne sono, più del dovuto forse, a sintomo di un restyling ancora non concluso. Quanto potrà agire però la Fiorentina? Nel calcio odierno ci sono dei paletti nella compilazione delle liste, per Serie A e Uefa, ma anche nei cambiamenti.
La realtà nostrana non pone limiti però al turn over e anzi, è possibile cambiare la composizione delle rose, a mercato aperto, anche prima di ogni gara. Per la Conference invece la Fiorentina avrà tre slot da poter modificare rispetto alla composizione della lista di settembre: tra Terracciano, Quarta e Biraghi saremmo già ai tre slot in questione. Molta della strategia si snocciolerà quindi intorno alle priorità del club viola perché ad esempio, andare oltre alle tre operazioni vorrebbe dire poterne usufruire solo in parte in Europa, privilegiando però magari una corsa Champions/Europa League, stavolta sì, da alimentare e non uccidere col mercato di gennaio.