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Oliver Christensen- Credits: Acf Fiorentina
Oliver Christensen- Credits: Acf Fiorentina

Alessandro Musumeci, responsabile scouting dell'MDR Sport Management e gestore della seguitissima pagina FacebookIl Calcio Nordico’, ha analizzato il profilo di Oliver Christensen, portiere danese appena arrivato alla Fiorentina. 

Ecco il quadro che emerge dall'esperto e grande appassionato di calcio scandinavo, sempre molto dettagliato e preciso nelle proprie analisi: “Christensen è stato il portiere titolare di una delle migliori squadre danesi U21 di cui abbia memoria, ovvero quella di Euro 2021 allenata da Capellas e vanta una presenza in Nazionale maggiore. Con Christensen però per me più che un portiere di qualità, si acquista un profilo spinto dai media (stranieri). È un portiere che non mi ha mai dato sicurezza ma che resta sempre quotato per qualche ragione. Gli hanno affibbiato l'etichetta di nuovo Schmeichel (Kasper), anche perché bisognava trovare un erede e non si vedeva nessuno all'orizzonte. Doveva essere la vera alternativa a Schmeichel e invece attualmente quel ruolo spetta al 31enne Rønnow.‘Eh ma appena si ritira Rønnow’. Se continua così, penso che ci sarà Hermansen dato che nel frattempo sta crescendo bene”.

“Tolti gli ottimi riflessi tra i pali ed un discreto piede (ma non eccezionale come si ha tendenza a scrivere in questi giorni), onestamente vedo poco. Incerto nelle uscite alte, spesso sbaglia la scelta della direzione nella quale respingere il pallone e anche nel posizionamento secondo me lascia a desiderare. Negli 1 vs 1 utilizza spesso e con discreti risultati la posizione sdoganata da Neuer in quel frangente (per intenderci) e probabilmente rubata all'hockey. Può essere un punto a suo favore. Onestamente non mi importa della caterva di gol subiti con l'Hertha Berlino. Dare tutta la colpa a lui sarebbe ingiusto dato che senza una difesa solida, il portiere spesso può fare ben poco. Al contrario, ci sono spesso portieri normalissimi che beneficiano di un sistema difensivo di alto livello, passando poi per ottimi giocatori”. 

“Non voglio essere troppo pesante anche perché sono dell'idea che giudicare i portieri sia il mestiere degli altri portieri o di chi ha studiato il ruolo in maniera più approfondita di quanto abbia mai fatto io. Per me praticano un altro sport, è un ruolo estremamente complesso e tecnico. Secondo me il rischio è che alla lunga la spunti ancora una volta Terracciano. Non sarà bravo con i piedi, non sarà dinamico ma almeno l'ambiente lo conosce, lui conosce il campionato ed è in qualche modo affidabile. Sai cosa aspettarti. Non so, per un campionato come quello italiano - con una scuola di portieri importante - ed in una piazza delicata come quella di Firenze, avrei preferito un estremo difensore più solido sotto tutti i punti di vista”.

“In definitiva è un portiere che finché resta tra i pali può regalare ottime parate ma nel complesso non lo ritengo all'altezza della prossima sfida. Semplicemente per me non è il titolare che serve alla Fiorentina. Se ne avessi parlato per una neopromossa, avrei utilizzato altri termini. Poi è pur sempre un portiere di 24 anni, ha tempo per migliorare. Mi auguro che lo staff della Fiorentina riesca a portare questo ragazzone di 190 cm ad un livello superiore rispetto a quello attuale. La Nazionale potrebbe averne bisogno!”

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