"Il primo ministro Orban ha casa vicino allo stadio della Puskas Akademia e ci ha pure giocato. Da Nagy a Levi, i giocatori a cui fare attenzione. Per gli ungheresi sarebbe una gioia..."
Zalan Bodnar, giornalista ungherese di Nemzeti Sport ha raccontato la storia della Puskas Akademia a Radio Bruno, parlando anche delle caratteristiche della squadra magiara e delle sensazioni in Ungheria in vista del doppio confronto con la Fiorentina in Conference League.
“La Puskas Akademia prende il nome dal grande giocatore ungherese Ferenc Puskas. La squadra ha una storia di quasi 100 anni, e ci ha giocato anche il primo ministro Orban. Il primo ministro magiaro ha una casa vicino allo stadio, e nel 2013 la squadra ha giocato per la prima volta nella prima serie ungherese. I risultati migliori del club sono due terzi posti. Da lì sono retrocessi solo una volta, e ogni anno dal 2008 organizzano un torneo giovanile che ospita anche il Real Madrid, in onore proprio di Puskas, in cui hanno mosso i primi passi Morata e Carvajal".
‘Ecco i giocatori a cui fare attenzione, il modulo di Hornyak è il 4-2-3-1’
“La squadra del mister Hornyak, da 6 anni tecnico, gioca sempre con il 4-2-3-1. Hanno vari giocatori stranieri, ma i migliori sono sicuramente quelli ungheresi e del settore giovanile. Il migliore è Nagy, che gioca sulla fascia sinistra e vanta 22 presenze in nazionale. Poi c'è il capitano Szolnoki, terzino destro. Il portiere Pecsi è un prodotto del vivaio di 19 anni, un giocatore promettente. Occhio anche all'attacco con un paio di buoni giocatori, lo svedese Levi e Colley”.
‘Al ritorno mi aspetto una bell’atmosfera per la presenza della Fiorentina'
"Lo stadio è stato costruito nel 2014 non è un grande impianto, ha solo 4mila posti a sedere, ma è molto suggestivo e ha vinto diversi premi di architettura a livello internazionale. Dato che il club proviene da un paese piccolo come Felcsut, non ha molti tifosi, ma sono sicuro che al ritorno ci sarà una bella atmosfera. Dato che la Puskas ha giocato per la prima volta in Europa nel 2020 i tifosi non hanno grandi speranze contro la Fiorentina. Logicamente nel calcio non si sa mai, e per gli ungheresi è già una gioia essere qui e festeggiare un possibile gol".