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Appena una rete. Questo è il bilancio impietoso del contributo in termini di gol dei centrocampisti della Fiorentina in Serie A. L’unico gol porta la firma di Giacomo Bonaventura e risale addirittura alla prima giornata contro la Cremonese. La mediana viola non punge e non supporta il reparto offensivo, il numero degli assist è infatti lo stesso ed il passaggio vincente è stato messo a referto da Mandragora contro il Verona. Le mezzali viola faticano dal punto di vista tecnico e tattico. La Fiorentina non riesce ad avere il controllo delle seconde palle ed appare spesso poco pimpante sul piano fisico. 


L’emblema dei problemi è Barak. Il ceco è tutt’altro calciatore rispetto a quello visto a Verona. Problemi di natura tattica, ma non solo. Il classe ’94 di Pribram appare spaesato in campo, poco propositivo ed incapace di far valere una struttura che tanto gli ha dato negli scorsi due anni. Va meglio al giocatore in Europa: 2 reti contro le modeste compagini dell’RFS Riga e degli Hearts. Il modulo viola e la tipologia di calcio di prediletta da Italiano certamente non permettono al calciatore di esaltarsi. Spesso troppo largo e lontano dall’area di rigore, Barak incide pochissimo.


Difficile chiedere i gol ad Amrabat, che non ne ha mai segnati in vita sua. Duncan e Maleh non hanno inciso, Zurkowski desaparecido totale e l’assenza di Castrovilli pesa. Ha un buon feeling col gol Bianco, che però non gioca mai. Ad un attacco senza certezze, si aggiunge un un centrocampo anemico e che non sta offrendo il contributo necessario. L’inevitabile conseguenza sono i numeri, che parlano chiaro: appena 8 gol segnati ed il penultimo attacco della Serie A. 


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