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La cosa più importante, ovviamente, è il nome dell'allenatore che verrà. Raggiungere l'accordo con un tecnico piuttosto che con un altro potrebbe fare tutta la differenza del mondo, soprattutto sul piano dell'entusiasmo in attesa dei risultati sul campo. Ma nella tempesta che sta coinvolgendo la panchina della Fiorentina, c'è un altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione: quello del tempo.

Mancano solo poche settimane al ritiro di Moena, ed è semplicemente impensabile anche solo arrivarci vicino senza conoscere il nome dell'allenatore. Un impasse che dà inevitabilmente l'impressione di una generale disorganizzazione, di un procedere per tentativi che sta logorando la pazienza dei tifosi viola. Non solo, la mancanza di un allenatore potrebbe pregiudicare anche il mercato. Perché ben venga Nico Gonzalez, giocatore duttile che si può integrare in vari moduli, ma di certo non si possono fare chissà quanti acquisti senza conoscere le esigenze del tecnico.

Insomma, quello dell'allenatore è un nodo cruciale che la Fiorentina deve necessariamente risolvere a breve. Che sia Italiano, Fonseca o qualcun altro a prenderne possesso, la panchina viola non può rimanere ancora per molto senza un proprietario. Da primo a muoversi con la scelta di Gattuso, Commisso si ritrova in fondo alla fila e ogni giorno che passa i rischi e le perplessità aumentano sempre di più. Non esattamente il massimo per ridare entusiasmo a una piazza che, ancora una volta, rischia di essersi illusa.


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