Nicoletti: "Commisso vuole vincere un trofeo e lasciare un segno del suo passaggio. Serviva un tecnico esperto al posto di Palladino, perchè la Fiorentina da anni fa stagismo con gli allenatori?"
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L’intermediario di mercato Costantino Nicoletti ha parlato a Lady Radio, affrontando molti argomenti di casa Fiorentina nel corso del suo lungo intervento.
‘Commisso vuole vincere un trofeo, ora si misura la febbre alla Fiorentina’
“La Fiorentina dieci anni fa giocava a White Hart Lane contro il Tottenham, oggi c’è troppo buonismo. Bisogna essere più ambizioso, quanto accaduto alle italiane in questi giorni è un qualcosa che nasce da lontano, dal 2008. Ora si misura la febbre alla Fiorentina su ciò che dovrà fare, con tutte le squadre concorrenti concentrate solo sul campionato. Penso che Commisso voglia alzare un trofeo e lasciare il segno con un titolo. La vittoria della Conference League permetterebbe di fare l'Europa League e fidelizzare profili come De Gea, Kean, Gosens, con un palcoscenico di sicuro valore. Quindi cosa ci aspettiamo dal campionato? Sono arrivati calciatori importanti ma manca sempre qualcosa per fare un ulteriore salto di livello".
‘Perchè la Fiorentina fa stagismo in panchina da 5 anni?’
“Ci sono due diverse ‘Fiorentine’, quella pre e post Barone. Oggi vediamo Pradè prendersi responsabilità precise, esporsi sulle scelte e sugli obiettivi, si parla di ‘ambizione’. La faccia ora è la sua, è stato bravissimo a convincere certi profili a venire a Firenze e sente anche una pressione diversa. Tra i calciatori forti in estate è arrivato Gudmundsson, i talenti vanno salvaguardati. La Fiorentina ha alzato il livello sul mercato, e bisognava scegliere un allenatore esperto, navigato, in grado di portare anch'egli calciatori di spessore… la Fiorentina invece ha fatto un’altra scelta. La Fiorentina sta facendo 5 anni di stagismo in panchina. Ovvio che se finisse il campionato oggi andrebbe benissimo, ma mancano ancora 3 mesi e ci sono tanti avversari scomodi. Ora fossi Palladino andrei dritto sulla mia idea di calcio, rischiando con le mie idee. La mano del tecnico finora non si vede, Palladino pecca di inesperienza… si cresce anche attraverso gli esoneri, oltre che alla gavetta".