Un tempo e un cambio regalati agli avversari. Ma forse Iachini se n'è accorto davvero...
C'è una domanda che in tanti, probabilmente, vorrebbero fare all'allenatore della Fiorentina (Montella prima, Iachini adesso): perché Boateng? Un quesito lecito, dopo che anche contro la Spal il ghanese è stato praticamente impercettibile. Ma soprattutto "perché Boateng" se poi hai già in testa l'idea di cambiarlo, come è successo ieri con l'ingresso di Vlahovic a inizio ripresa? Una sostituzione e un tempo regalato agli avversari, perché per quanto possa impegnarsi il Boateng attuale appare notevolmente fuori forma e inadatto alle necessità della Fiorentina. Lo stesso Chiesa, già di per sé fuori posizione, appare spaesato con accanto l'ex Milan, dal momento che i due non sono affatto compatibili. La spiegazione di Iachini è stata che Vlahovic era stanco, e Cutrone non ancora pronto, e ci può stare. Se non altro, suona come un "non avevo altra scelta" e questo fa ben sperare per il futuro. Perché con tutto il bene possibile per Boateng, la Fiorentina adesso ha bisogno di altro e l'acquisto di Cutrone sembra andare in questa direzione. Magari a partire da Napoli, o meglio ancora dall'Atalanta in Coppa Italia. Nella speranza che Iachini se ne sia accorto davvero, e che quella di ieri sia stata davvero una soluzione d'emergenza.