Marcheschi: "Ora più che mai dobbiamo remare tutti dalla stessa parte. Potremmo coinvolgere i tifosi facendo comprare loro un giglio col proprio nome nel nuovo STADIO"
Il Consigliere regionale e tifoso viola Paolo Marcheschi (Fdi) ha commentato le parole di Dario Nardella in merito allo stadio della Fiorentina: "Era presumibile che la scorciatoia degli emendamenti taglia vincoli, si sarebbe potuta infrangere al Ministero eppure, come sempre, non c’è alcun piano B. Il Sindaco Nardella non ha un progetto pronto, non sa come trovare risorse e partner necessari, il che fa apparire l’odierno e orgoglioso annuncio del ‘Faremo da soli!’ come la solita boutade del duo Renzi-Nardella. Più che frutto di una visione della Città, l’annuncio di Nardella appare come un rimedio necessario per salvare la faccia ora, che si è trovato il cerino in mano. E’ rimasto solo, vittima dei propri e dei precedenti percorsi sbagliati, che hanno fatto perdere la fiducia anche dei nuovi proprietari americani".
"Il Comune ha ora un DOVERE: salvaguardare l’impianto dal punto vista strutturale, di fruibilità sportiva, ma anche dal punto di vista urbanistico perché all’interno del quartiere di Campo di Marte che necessita di una riorganizzazione e riqualificazione. Pur non dimenticando la pesante responsabilità della serie di insuccessi del duo Renzi-Nardella, prima con Della Valle e ora con Commisso (restyling Franchi prima mai e ora solo quello! Il plastico del nuovo stadio alla Mercafir senza dire cosa fare del Franchi, il bando deserto alla Mercafir, la spesa del Comune per i Campini e la fuga del Centro sportivo da Firenze ecc.), ritengo che sia il momento di unire idee e forze per uscire da questa situazione che rischia di indebitare il Comune, far scappare i proprietari della Fiorentina, privare di uno spazio vitale un quartiere intero della città".
"Ora che il Comune è rimasto solo e debole, è indispensabile più che mai remare dalla stessa parte. Da opposizione responsabile siamo disponibili a fare la nostra parte, ma ad alcune condizioni. E’ necessaria una presa di posizione netta, inequivocabile da approvare in Consiglio Comunale che individui il Restyling del Franchi come opera strategica di rigenerazione urbana senza ulteriore consumo di suolo pubblico. Se il Sindaco ha intenzione di presentare un progetto di interesse pubblico non solo per uno Stadio moderno completamente rinnovato dal punto di vista strutturale, tecnologico e per servizi commerciali e usi offerti, ma che sia per tutta la città e che consenta di rigenerare un grande monumento sportivo valorizzandone la storia e la sua funzionalità sociale, nel contesto di una riqualificazione dell’area idonea e con vocazione sportiva come quella del Campo di Marte, noi porteremo il nostro contributo. Se ci sono strade per trovare soldi pubblici magari anche dal settore della Cultura (Art Bonus o fondi Europei per la salvaguardia del patrimonio artistico), vanno perseguite senza indugi. Si potrebbe percorrere, vista la passione sconfinata della città per la propria squadra, un coinvolgimento dei tifosi, sportivi ma anche quegli amanti del ‘monumento Franchi’ che si sono prodigati per la sua salvaguardia, in una compartecipazione popolare alle spese. Ogni sottoscrittore potrebbe avere un giglio a proprio nome inciso nel nuovo Stadio. Un piccolo ma significativo sostegno. Iniziamo da me. Io ci sono. Inutile ora commentare il Ministero, o speculare sulle molteplici figuracce dei nostri Sindaci. Serve agire. Non serve capire chi ha vinto o chi ha perso, se non si agisce in fretta e con determinazione, perderemo tutti. Tifosi, Comune, residenti del Campo di marte e Fiorentina: in una parola Firenze!
Se il cerino diventerà un’opera strategica noi ci saremo“.