Cecchi: "Terracciano ha la pazienza educata dell’istruttore di scuola guida e la riservatezza silenziosa del cancelliere di tribunale. Un portiere non banale che ha spinto fuori anche Christensen"
Il giornalista de La Nazione, Stefano Cecchi, dedica stamani un commento al portiere della Fiorentina, Pietro Terracciano che, zitto, zitto, anche quest'anno si è guadagnato i galloni del titolare di questa squadra.
“Istruttore di scuola guida e cancelliere del tribunale"
“Con la pazienza educata dell’istruttore di scuola guida e la riservatezza silenziosa del cancelliere di tribunale - scrive Cecchi sul suo giornale - lui sembra avere le qualità per altri mestieri e non lo diresti portiere per fatto filosofico. Forse questo gli ha impedito di intercettare il nostro consenso come meriterebbe. Un errore doloroso. Perché Pietro Terracciano da San Felice a Cancello è portiere non banale, con l’orgoglio di essersi meritato sul campo la fiducia che gli sta concedendo Vincenzo Italiano”.
“Spinto in basso anche Christensen, un acquisto misterioso”
E poi: “Lui, taciturno per indole, senza proclami o sfide guascone decise di restare in silenzio e che a parlare per lui fosse il campo. Così, spinto solo dalle buone prestazioni e non dalla suggestione, prima ha tolto in posto a Dragowski, nel frattempo rientrato da Empoli. Quindi lo ha difeso dalla candidatura ganassa del trapezista Gollini. E adesso, nelle gerarchie, ha spinto in basso anche l’ultimo pretendente alla maglia numero uno, il danese Oliver Christensen (il cui acquisto a oggi resta un mistero)”.