Vincere col Lask per andare a Guimaraes "in vacanza". L'importanza di una partita in meno in un calendario fittissimo
Domani alle 18.45 la Fiorentina sarà impegnata nell'ultima partita casalinga della trafila partita il 28 novembre contro il Pafos, tenendo anche conto della partita rinviata del primo dicembre contro l'Inter. Tre le partite disputate, dunque, che hanno restituito tre risultati diversi fra loro: la vittoria in Conference contro i ciprioti, arrivata con le seconde linee e decisamente poco convincente (anche se 3 punti sono sempre 3 punti); la sconfitta ai rigori contro l'Empoli, nella debacle di Coppa Italia; infine, l'ottava vittoria consecutiva in campionato arrivata contro il Cagliari, a suggellare un percorso idilliaco in Serie A finora.
La partita di domani sarà importante per una serie di motivi: in primis, vedrà l'esordio di Martinelli, un bel banco di prova per il classe 2006 destinato un giorno a prendersi la responsabilità di diventare il numero 1 della Fiorentina. In secondo luogo, una vittoria domani sarebbe fondamentale per una serie di motivi: gli eventuali 12 punti in 5 partite sarebbero pesantissimi, in quanto garantirebbero ottime chance, se non la sicurezza (in balia comunque dei risultati sugli altri campi) di passare direttamente agli ottavi, saltando lo step intermedio degli spareggi. Questo significherebbe non solo togliersi due partite da un calendario già fittissimo, ma darebbe anche un momento di riposo necessario alla lucidità mentale e fisica della squadra, tra la partita del 15 contro il Bologna, e quella del 23 contro l'Udinese: infatti, affrontare la sfida del 19 contro il Vitoria Guimaraes con la sicurezza di passare diretti permetterebbe a Palladino di fare scelte ancora più mirate al riposo dei titolari, e darebbe spazio a giocatori che hanno visto meno il campo o, perché no, anche a giovani della Primavera (come abbiamo visto fare con Rubino). Domani sera, quindi, in palio ci saranno molto più che i soliti tre punti.