Le nostre PAGELLE: Dragowski l'uomo dei miracoli. E menomale c'è lui a rimediare agli errori di Pezzella: un uomo con la testa su Marte
Dragowski: 9 Ipnotizza Criscito meglio di uno psicologo con un proprio paziente: rigore respinto con palla che finisce ben lontana dalla sua porta. Miracolo bis nel finale su sciagurata deviazione all'indietro di Milenkovic e miracolo tris su colpo di testa di Biraschi indirizzato sotto la traversa. E come se non bastasse miracolo numero quattro in uscita su Pinamonti.
Milenkovic: 6 Zuccata bella, poderosa, che però finisce per stamparsi pari, pari sulla traversa. Purtroppo Orsato è in vena di protagonismo e decide di ammonirlo (non potrà giocare contro la Juventus perché squalificato). Rischia il clamoroso autogol nel finale, ma oggi Dragowski non lo batte nessuno, né avversari...né compagni di squadra.
Pezzella: 4 Anche stavolta decide di essere protagonista e procura un bel rigore al Genoa. Basta poco a Favilli per spostarlo e ancora di meno ad andare giù dopo il tocco dell'argentino in area. Viaggia con la testa su Marte mentre Pinamonti si invola a rete con lui (e anche Caceres a dire il vero). Menomale per lui e per la Fiorentina che c'è Dragowski a rimediare a tutti i suoi errori.
Caceres: 5 Forse è geloso del suo compagno di squadra e di reparto e allora decide nel primo tempo di commettere un paio di svarioni in fase di rilancio non da lui. E nella ripresa fa il bis. Anche lui a funghi in un clamoroso contropiede finale del Genoa.
Lirola: 7 Versione carrarmato col passo da pantera. Lo spagnolo ha decisamente cambiato ritmo da quando in panchina c'è Iachini e sfiora pure il gol personale. Sensazioni pienamente confermate anche nei secondi 45 minuti, dove sfoggia una serie di palloni buoni in area via l'altro.
Benassi: 5,5 C'è sempre nell'azione, ma gli manca irrimediabilmente qualcosa. O il passaggio è sbagliato, o arriva leggermente in ritardo o finisce per scegliere l'opzione sbagliata.
Pulgar: 5,5 Giocatore da una fase, senza grande costrutto quando deve impostare e giocare con la palla al piede.
Castrovilli: 6,5 La notizia buona è che ha giocato una prova discreta anche a questo giro. Niente di trascendentale, sia ben chiaro, ma quanto basta per dire che è stato il miglior centrocampista presente in campo. La notizia brutta è che è dovuto uscire a partita in corso dopo che ha sentito girare la testa e non riusciva a stare in piedi. Eysseric: 6 Il suo impatto è stato di quelli inaspettati, con due conclusioni pericolose in fila. Dopo alcuni errori a centrocampo, torna a farsi vedere con un bel filtrante di tacco per Chiesa.
Venuti: 6 Una partita in cui dà sicuramente tutto e forse anche di più. Finisce per esaurire le energie. Maxi Olivera: SV.
Cutrone: 6 Nonostante che, teoricamente, giochi in coppia con Chiesa, è spesso isolato e non può incidere come vorrebbe. Alla fine dei conti però sfiora il gol sia nel primo (destro a lato) che nel secondo tempo (grande combinazione volante e conclusione al volo di poco fuori). Vlahovic: 6 Entra con la voglia di spaccare il mondo e cerca di far valere le proprie doti fisiche. Un peccato per lui che il solo Lirola riesca a mettere palloni buoni in area. Dagli altri centrocampisti c'è poca trippa per gatti (o per gli altri).
Chiesa: 5,5 Ha fatto qualcosa di buono ma si è permesso anche lunghi periodi lontano dalle luci dell'azione.
Milenkovic: 6 Zuccata bella, poderosa, che però finisce per stamparsi pari, pari sulla traversa. Purtroppo Orsato è in vena di protagonismo e decide di ammonirlo (non potrà giocare contro la Juventus perché squalificato). Rischia il clamoroso autogol nel finale, ma oggi Dragowski non lo batte nessuno, né avversari...né compagni di squadra.
Pezzella: 4 Anche stavolta decide di essere protagonista e procura un bel rigore al Genoa. Basta poco a Favilli per spostarlo e ancora di meno ad andare giù dopo il tocco dell'argentino in area. Viaggia con la testa su Marte mentre Pinamonti si invola a rete con lui (e anche Caceres a dire il vero). Menomale per lui e per la Fiorentina che c'è Dragowski a rimediare a tutti i suoi errori.
Caceres: 5 Forse è geloso del suo compagno di squadra e di reparto e allora decide nel primo tempo di commettere un paio di svarioni in fase di rilancio non da lui. E nella ripresa fa il bis. Anche lui a funghi in un clamoroso contropiede finale del Genoa.
Lirola: 7 Versione carrarmato col passo da pantera. Lo spagnolo ha decisamente cambiato ritmo da quando in panchina c'è Iachini e sfiora pure il gol personale. Sensazioni pienamente confermate anche nei secondi 45 minuti, dove sfoggia una serie di palloni buoni in area via l'altro.
Benassi: 5,5 C'è sempre nell'azione, ma gli manca irrimediabilmente qualcosa. O il passaggio è sbagliato, o arriva leggermente in ritardo o finisce per scegliere l'opzione sbagliata.
Pulgar: 5,5 Giocatore da una fase, senza grande costrutto quando deve impostare e giocare con la palla al piede.
Castrovilli: 6,5 La notizia buona è che ha giocato una prova discreta anche a questo giro. Niente di trascendentale, sia ben chiaro, ma quanto basta per dire che è stato il miglior centrocampista presente in campo. La notizia brutta è che è dovuto uscire a partita in corso dopo che ha sentito girare la testa e non riusciva a stare in piedi. Eysseric: 6 Il suo impatto è stato di quelli inaspettati, con due conclusioni pericolose in fila. Dopo alcuni errori a centrocampo, torna a farsi vedere con un bel filtrante di tacco per Chiesa.
Venuti: 6 Una partita in cui dà sicuramente tutto e forse anche di più. Finisce per esaurire le energie. Maxi Olivera: SV.
Cutrone: 6 Nonostante che, teoricamente, giochi in coppia con Chiesa, è spesso isolato e non può incidere come vorrebbe. Alla fine dei conti però sfiora il gol sia nel primo (destro a lato) che nel secondo tempo (grande combinazione volante e conclusione al volo di poco fuori). Vlahovic: 6 Entra con la voglia di spaccare il mondo e cerca di far valere le proprie doti fisiche. Un peccato per lui che il solo Lirola riesca a mettere palloni buoni in area. Dagli altri centrocampisti c'è poca trippa per gatti (o per gli altri).
Chiesa: 5,5 Ha fatto qualcosa di buono ma si è permesso anche lunghi periodi lontano dalle luci dell'azione.
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