Cecchi: "Se l'anno scorso la Conference era medicina, quest'anno i colpi di tosse si presentano anche in Europa. Ma il panorama sui quarti rimane ampio"
Stefano Cecchi, giornalista fiorentino, ha espresso la sua opinione sul match giocato ieri sera tra Maccabi Haifa e Fiorentina su le colonne de La Nazione. Queste le sue parole: "A giudicare dallo scorso anno, la coppa era una formidabile aspirina per la Fiorentina. Se in campionato alla domenica si notava qualche linea di febbre, spesso al giovedì questa passava, offrendoci la versione più sana della squadra viola. Si pensava anche quest’anno accadesse così. E’ invece.... Stavolta la Fiorentina torna da Budapest con una vittoria preziosissima ottenuta a colpi di tosse.
Una squadra inceppata a centrocampo, dove l’esperimento del doppio mediano ha mostrato limiti. Slabbrata in difesa, con un Milenkovic in difficoltà ansiogena, e confusa davanti, dove Nico non ha morso mai. Una squadra in catalessi, a tratti irriconoscibile. Alla fine l’hanno salvata quattro colpi singoli di una squadra che, nel secondo tempo, ha mostrato il solito carattere positivo di chi non vuol morire mai. Non moltissimo, ma accontentiamoci. Perché alla fine la cosa migliore è il risultato. Un 4 a 3 con panorama ampio sul passaggio del turno. Qualcosa di obbligatorio da ribadire al Franchi. Tertium non datur"