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Credits ACF Fiorentina
Credits ACF Fiorentina

È finalmente arrivato il verdetto del processo che vedeva protagonista, suo malgrado, Albert Gudmundsson, attaccante islandese della Fiorentina accusato di ‘cattiva condotta sessuale’ nel proprio paese d'origine: il giocatore viola è stato assolto anche in secondo grado.

Il pronunciamento

Il pronunciamento della corte di Reykjavík è stato accolto come un autentico sospiro di sollievo da parte del club viola e del calciatore, che non era presente in aula in questa circostanza. A dare la sentenza ci ha pensato il giudice distrettuale Jóhannes Rúnar Jóhannsson, il tutto mentre in aula erano presenti anche il PM Arnthrúður Þórarinsdóttir che aveva chiesto la condanna dello stesso Gudmundsson e il risarcimento nei confronti della presunta vittima, e l'avvocato del calciatore Vilhjálmur H. Vilhjálmsson

Possibile ricorso

Forse la faccenda non è però finita qui. L'accusa (e non la donna con i suoi legali), infatti, ha un mese di tempo per presentare il possibile ricorso e portare avanti la vicenda giudiziaria. In questo caso tutto verrebbe rimandato a giugno 2025. Si attendono ulteriori novità sulla vicenda.

Cosa ci disse l'avvocato 

“Solitamente, si va sempre a processo di fronte a reati così sensibili, come in questo caso di violenza sessuale - aveva detto tempo fa a Fiorentinanews.com l'avvocato Mattia Alfano (LEGGI QUI) - Il PM vuole sempre dare alla vittima una specie di comprensione da un punto di vista umano. Ritengo, tuttavia, che gli elementi a disposizione del giudice siano dubbi e discutibili, altrimenti è difficile che un PM, quantomeno in Italia, si sottragga ad un accertamento processuale su una vicenda che riguarda la libertà sessuale”. Ed effettivamente è andata così. 

Ansia da sentenza, ma in caso di condanna c'è sempre l'appello. E la Fiorentina si è tutelata
E' una giornata da bollino rosso per la Fiorentina e per Albert Gudmundsson. L'attaccante viola sotto processo in patria...

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