Il portiere, il ruolo che più di tutti ha bisogno di continuità. Davanti a questo Terracciano, perché non dare un po' più di fiducia a Christensen?
Qualcuno sentiva la mancanza dell'alternanza tra i pali della Fiorentina? Nessun problema, contro l'Atalanta il buon vecchio Terracciano è tornato titolare, e a questo punto verrebbe da aspettarsi di vedere Christensen giovedì in Conference League, un po' come successo l'anno scorso con Gollini contro Riga e - ahinoi - Basaksehir.
Nessuna suddivisione in base alle competizioni dunque, ma una vera e propria alternanza a prescindere che si tratti di Serie A o Europa. Non che Italiano sia l'unico ad adottare questa soluzione, vedi la stessa Atalanta con Musso e Carnesecchi. Però, soprattutto di fronte a un Terracciano che non sembra propriamente reattivo, viene da chiedersi se non sia il caso quantomeno di provare a dare un po' di fiducia a Christensen.
Chi ha fatto questo ruolo sa bene che, più di ogni altro giocatore, il portiere ha bisogno di continuità per trovare sicurezza e prestazioni. Christensen difficilmente si rivelerà un fenomeno, perché i contorni dell'operazione non conducono a quel tipo di profilo. Però, forse, possiede quel pizzico di estrosità che Terracciano non ha, e che a volte può decidere le partite. Difficile che riesca a esprimerla se ogni tre per due si risiede in panchina.