Pradè: "Ci scusiamo con tutti i tifosi, volevamo portare loro un trofeo. Palladino? Ci dobbiamo muovere su dei profili, responsabilità sportiva mia e dovrò essere lucido"
Un affranto Daniele Pradè a DAZN è tornato a parlare nella prima uscita post Atene.
"E' stata una cosa talmente grande in termini di dolore che, prima di tutto ci dobbiamo scusare fortemente con i nostri tifosi, che non abbiamo ringraziato. Abbiamo avuto più i 10.000 persone ad Atene, più di 30.000 al Franchi, quasi 2.000 al Viola Park e tutti con una maglietta o una sciarpa addosso. Cheido scusa da parte di tutta la società. Non voglio trovare una giustificazione ma siamo stati travolti da una situazione talmente grande di dolore, di sconforto e incredulità: anche noi siamo stati non lucidi in una situazione del genere, abbiamo perso 3 finali, anzi io 4. Questo non è per discolparsi ma spero che questo attenui la situazione, abbraccio uno a uno i tifosi, siamo dispiaciuti di non aver portato un tifoso a loro, al presidente, alla famiglia Barone.
Siamo orgogliosi di tante cose ma consapevoli di averne sbagliate tante. Cercheremo di lavorare sulle cose fatte bene, l'orgoglio è quello di essere andati in qualsiasi campo per vincere, non c'è stata una partita dove non ho sentito il nostro allenatore e i nostri ragazzi partire con il timore di perdere.
Palladino? E' stato avvistato venerdì sera e noi venerdì mattina abbiamo parlato con Vincenzo. Ci dobbiamo muovere, dobbiamo parlare con dei profili che abbiamo individuato, abbiamo il massimo appoggio del nostro presidente Commisso. Senza una figura centrale come Barone, la responsabilità sportiva sarà mia: dovrò essere lucido e consapevole nelle scelte".