Ma il bomber sarebbe bastato già alla Fiorentina di Iachini per puntare l'Europa?
L'errore originario fu commesso l'estate scorsa, quando in chiusura di mercato si decise di puntare su Pedro, lasciando di fatto sguarnito un attacco che disponeva di un giovanissimo Vlahovic e di un Boateng ormai "arrivato". L'assenza del famoso "bomber da doppia cifra" è stata forse la lacuna più grande della squadra viola, incapace di arrivare al gol in molti altri modi, come faceva ad esempio la prima Fiorentina di Montella. La squadra poi è cresciuta con Iachini, ha trovato risorse anche nel mercato di gennaio e solo in piccola parte risolto i suoi problemi, con i guizzi di Cutrone. Il decimo posto finale rappresenta più o meno il valore della rosa ma è arrivato di rincorsa, dopo una stagione di grandi sofferenze, soprattutto sotto porta. E la domanda sorge spontanea: sarebbe bastato il bomber a rendere quasi da Europa anche la prima Fiorentina di Commisso? Difficile rispondere ma la sensazione è che, come sempre nel calcio, l'attaccante che la butta dentro avrebbe nascosto tanti problemi. Ecco perché l'orientamento iniziale del mercato sarà proprio sul numero nove.