Pezzella si riscatta, Venuti protagonista, Caceres croce e delizia. E Dragowski è decisivo per evitare uno svantaggio che sarebbe stato drammatico
Continua la rubrica di Fiorentinanews.com dedicata all’analisi della fase difensiva della Fiorentina, con un’attenzione particolare agli eventuali gol subiti dalla squadra di Beppe Iachini.
Contro il Verona la retroguardia viola comincia con un po' di apprensione, tanto che nella prima parte di gara risulta essenziale l'apporto di Dragowski. Il polacco, prima in uscita su Bessa e poi sulla staffilata di Lasagna, compie due parate determinanti perché il vantaggio gialloblù sarebbe stato drammatico. Forse potrebbe intervenire sul cambio gioco di Zaccagni, ma la traiettoria è a uscire e non così facile come sembra.
Decisamente responsabile sul gol, invece, Cristiano Biraghi che si lascia scappare alle spalle Faraoni. Non meglio Caceres, poco cattivo quando deve saltare insieme a Salcedo con il risultato che quest'ultimo lo sovrasta mettendo il pallone in rete. Un'incertezza che però si può perdonare, visto che l'uruguagio poco prima aveva segnato il fondamentale gol dello 0-2, risolvendo con freddezza una mischia in area.
Nota lieta anche Pezzella, che si riscatta dagli errori di Reggio Emilia con una prestazione solida fatta di tanti interventi perfettamente eseguiti. Sicurezza della quale usufruisce Martinez Quarta per riprendersi da una prima mezz'ora di totale difficoltà. Peccato per la gestione del contropiede nel finale, un tiro strozzato in bocca a Silvestri, ma lo giustifichiamo con la stanchezza e con il fatto che il ragazzo non è propriamente abituato a trovarsi in zona gol.
Chiudiamo con quello che probabilmente è stato il migliore in campo della Fiorentina: Lorenzo Venuti. Lui che spesso tende a non distinguersi nell'arco dei novanta minuti, stavolta la fa da protagonista prima salvando sulla linea un colpo di testa di Lasagna e poi propiziando il rigore dello 0-1. Una finta di corpo per mandare al bar all'avversario e poi il pallone messo in mezzo che procura il fallo decisivo su Bonaventura.