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Si sofferma molto sull'errore di La Penna la conferenza stampa del tecnico viola, Raffaele Palladino:

"Non parlo mai degli arbitri, mi sono promesso di non giudicare mai un errore arbitrale però sul gol dell’Inter ci siamo un po’ arrabbiati. Ma io non mi arrabbio con l’arbitro ma con il protocollo perché se abbiamo uno strumento come il Var che deve aiutare gli arbitri a sbagliare meno, per un errore oggettivo su pallone uscito di 20 cm, non si può sbagliare perché queste cose condizionano i risultati. Poi ci troviamo a fine partita a chiederci sempre perché.

Ci aspettavamo un’Inter ferita, arrabbiata, una squadra che venisse più forte in avanti, quello che doveva fare una squadra forte che veniva da una sconfitta e doveva giocarsela per vincere la partita e anche il campionato. Però sono orgoglioso dei miei ragazzi perché anche oggi hanno dimostrato di giocarsela con l’Inter, siamo venuti qui con personalità. Nel secondo tempo i nuovi ingressi ci hanno dato una grande mano, abbiamo messo in difficoltà l’Inter e siamo usciti a testa alta.

Cambi ritardati? Ho scelto così perché quelli in campo stavano facendo bene, quando siamo andati sotto ho scelto di fare cambi. Sono scelte che vedo sul momento, sia chi ha giocato dall’inizio che chi è subentrato ha fatto un’ottima prestazione.

La reazione all’errore di La Penna? Dico sempre ai ragazzi di non protestare ma qua non c’entra l’arbitro, può succedere un errore, di non vedere, come succede a me. Qui si parla di un errore oggettivo, troppo grave, io non accetto che la palla esca di 20-30 cm e si determini un risultato. Sulle cose non oggettive sono d’accordo ma su quelle oggettive dobbiamo migliorare.

Cosa ci hanno detto? Ci dicono che non possono intervenire, si attengono al protocollo e dobbiamo stare in silenzio. Se il Var deve migliorare il calcio non possiamo arrivare a fine partita a chiederci se si poteva fare qualcosa.

Gudmundsson punta? E’ un’idea utilizzabile, lo può fare Zaniolo ma anche Beltran. In settimana ci lavoreremo e poi deciderò.

La stessa formazione? Per meritocrazia perché giovedì hanno fatto un capolavoro i ragazzi, mi sono chiesto se fosse giusto cambiare ma alla fine ho scelto di no perché chi aveva giocato meritava di giocarsela stasera. Quelli che hanno giocato hanno fatto di nuovo una grande prestazione.

Autostima aumentata? Sì, ma non ci deve spostare la mentalità, quella della squadra umile, che sappia difendere o attaccare in base alla partita. Siamo stati camaleontici, ci siamo difesi a 5, poi nel secondo tempo a 4. Stiamo facendo un ottimo lavoro e ora c’è una seconda parte da affrontare con nuovo materiale umano e ho ottime sensazioni".


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