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Siamo giunti ai saluti con Michael Kayode, terzino classe 2004 che ha raggiunto l'accordo col Brentford: si trasferirà in Inghilterra dopo 49 partite, condite da 1 gol e 5 assist, con la maglia della Fiorentina, da aggiungersi alle 71 presenze raccolte nella Primavera dei viola. La Fiorentina si priva dunque di un terzino destro che già in estate aveva avuto parecchie richieste, rimanendo al momento scoperta in un ruolo dove Dodô sta faticando e avrebbe bisogno di un po' di riposo.

L'anno scorso è stato il primo anno tra i professionisti di Kayode: fresco di vittoria dell'Europeo U19 (con tanto di gol decisivo in finale), Italiano vede grandi potenzialità in lui e lo lancia titolare alla prima di campionato. In quel 1-4 rifilato al Genoa a Marassi, Kayode ha fornito una prestazione brillante, entrando piano piano nelle gerarchie anche e soprattutto a causa del brutto infortunio che ha tenuto Dodô fuori per mesi: a fine anno, il laterale classe 2004 ha raccolto 26 presenze in campionato, trovando anche il suo primo (e unico) gol in viola contro la Lazio.

Tutto faceva presagire in una seconda stagione di esplosione, di consapevolezza dei propri mezzi dietro ad un mentore come Dodô (col quale, peraltro, ha sempre mantenuto un ottimo rapporto): tuttavia, Palladino non lo vede come lo vedeva Italiano, e nella prima metà di campionato Kayode raccoglie solo 129 minuti di calcio giocato, da sommarsi ai 356 ottenuti in coppa, che comunque lasciano un bottino troppo magro ad un giocatore che deve crescere e consolidarsi definitivamente. Si capisce perfettamente la voglia di giocare di un ragazzo come lui, che lo ha portato a trasferirsi in un campionato competitivo come la Premier League: resta il rammarico di non aver saputo valorizzare al meglio un prodotto salito dalla Primavera.

Il sostituto potrebbe essere Niccolò Fortini, classe 2006 già visto e impiegato nelle amichevoli precampionato, attualmente in prestito alla Juve Stabia: il ragazzo ha confermato che la Fiorentina lo ha già avvisato di volerlo richiamare alla casa base, dopo aver impressionato nel campionato cadetto. In alternativa servirà un sostituto, che faccia rifiatare un Dodô non in forma smagliante, andandolo a prendere in un'operazione simil-Faraoni che non accontenterà veramente nessuno e che servirà solo da “tappabuchi". Gestione che, ancora una volta, lascia a desiderare: sarebbe bastato qualche minuto in più?

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