L'arte dell'accontentarsi
Un punticino che non scalza la Fiorentina da una scomoda posizione in classifica, un punticino che non basta a far uscire la squadra viola da un'astinenza da vittoria che in campionato dura ormai da sette partite. Un pareggio che però qualcosa di buono lo ha fatto vedere e, già questo, è un passo avanti.
Si è rivisto il carattere e la tecnica di alcuni singoli, primo su tutti Ribery, autore di una prova di tutto rispetto. Il francese è stato anche sfortunato a colpire quella maledetta traversa che poteva valere i tre punti, ma riguardando come il numero 7 viola è arrivato a quella conclusione, tornano in mente le sue grandi giocate dello scorso anno, viste in questa prima parte di stagione solo a San Siro.
Finalmente si è rivisto anche Amrabat, prova di sostanza e fisico in mezzo al campo, per il marocchino che si è ripreso dopo alcune ultime prestazioni non all'altezza del suo spessore tecnico. E finalmente un attaccante viola è tornato a segnare. Su rigore, ma non importa, perchè l'importante era sfatare quella che ormai sembrava una vera e propria maledizione per il reparto offensivo viola. Ci pensa Vlahovic dal dischetto, con tutta la calma del mondo.
Le note negative ci sono, vedi la prestazione di Castrovilli e Milenkovic, ma ora c'è da guardare avanti. Tra meno di 72 ore i ragazzi viola saranno di nuovo in campo contro l'Hellas Verona al Franchi, per un'altra sfida delicatissima. Un punto in saccoccia e testa al prossimo impegno. A volte accontentarsi, va più che bene.