Così è se mi pare: Vicenda stadio… che palle!
Le butto là non in ordine cronologico ma come mi si affollano in testa:
Stadio alla Mercafir.
Stadio a Campi Bisenzio.
Curve demolite e Franchi ristrutturato.
Franchi spostato di alcune decine di metri.
Stadio Ridolfi demolito e trasformato in nuovo Franchi.
Stadio sui terreni della caserma Perotti.
Nuovo stadio costruito da Commisso.
Franchi ristrutturato a spese di Commisso.
Franchi ristrutturato a spese dell’Europa.
Franchi parzialmente ristrutturato a spese dello Stato.
L'annuncio con la fanfara
Ora si è aggiunta prima una notizia annunciata con la fanfara: il governo restituirà a Firenze i 55 milioni definanziati dall’Europa. Quindi la nuova versione proveniente da Roma: quei soldi saranno concessi per risanare zone degradate, non per completare i lavori dello stadio.
Quante ne abbiamo sentite in questi ultimi anni e anche in tempi più lontani! Quante ipotesi e contro ipotesi. Disegnini spacciati per progetti. Aree occupate e disoccupate come in un Risiko pazzo. Finanziamenti previsti, chiesti, concessi, negati, restituiti, cancellati. Cifre che cambiano con le stagioni e crescono come il punteggio di un flipper che talvolta va in tilt.
Si parlava di coprire lo stadio di Firenze, che ancora si chiamava Comunale e non Franchi, quando quasi mezzo secolo fa ho iniziato a fare il giornalista. Ormai sono in pensione da anni e ancora se ne parla.
Una gara alla meno con Peretola
In questi decenni, perché le tappe delle opere pubbliche a Firenze e in Italia si misurano in decenni e non in anni come sarebbe normale, ho scritto e letto di tutto sul futuro dello stadio: idee faraoniche e soluzioni minimaliste, cronoprogrammi, impegni, promesse, scadenze, ultimatum, avvisi, picche e ripicche. E, come in una triste gara alla meno con l’aeroporto di Peretola, si torna sempre al punto di partenza peggio che nel gioco dell’Oca.
Posso dire: che palle!
Eppure i tifosi vorrebbero solo pararsi dalla pioggia.