I due mesi intensi e decisivi: poi via alla rivoluzione...a cominciare dall’allenatore
Aspettando il Milan, in uno stadio che ricorderà Barone e che si compatterà ancor di più attorno alla squadra, la Fiorentina sta provando a ripartire e a segnare la strada verso un finale di stagione che potrebbe portare al raggiungimento di traguardi importanti.
La strada nelle Coppe meno impervia del campionato
Come al solito sembra meno ripida la strada che porta ad una Coppa, Coppa Italia o Conference che sia. Nella seconda la strada che porta verso la finale sembra spianata, ma ci sono comunque quattro gare da giocare con la massima concentrazione. E poi, probabilmente, ci sarà l'incrocio con l’ostacolo maggiore: quell’Aston Villa che viaggia a gonfie vele in Premier e che, dal punto di vista tecnico, vale sicuramente più dei viola. In Coppa Italia invece c'è l’Atalanta tra i viola e un'altra finale. Compito difficile ma non impossibile. In campionato, così come lo scorso anno, la strada che porta all’Europa sembra più complicata.
Da sabato si giocherà ogni tre giorni, senza sosta per due mesi. Con tutti a disposizione, con Italiano che avrà con sé una rosa al momento integra, con recuperi importanti (come Dodò e Castrovilli), con alternative in ogni ruolo.
Una Fiorentina tanto diversa
Con una Coppa in bacheca, una vittoria che ormai manca da troppo tempo, arriverebbe anche la qualificazione automatica all’Europa League e potrebbe cominciare davvero un periodo diverso anche dal punto di vista della programmazione.
La Fiorentina che ripartirà da giugno in poi, sarà una squadra diversa, molto diversa. Tanti giocatori in prestito, tanti in scadenza, tante scelte importanti da fare. Insomma sta nascendo la Fiorentina 2.0 che speriamo possa essere una squadra vincente, finalmente. Anche nel ricordo di Barone.
…a partire da Italiano
Ma senza Italiano: la separazione è già stata decisa. Gilardino rimane il nome più gettonato, assieme a Palladino e Aquilani per il futuro. Sperando che Italiano non diventi un rammarico di un qualcosa che poteva essere e che non è stato. Almeno fino ad oggi.