Così è se mi pare - Urge rimedio per non rimanere…in Braga di tela
Raramente, forse mai, un turno di coppa ci è sembrato così inaccessibile. Eppure nella sua lunga storia calcistica la Fiorentina ha incrociato i tacchetti con le più forti squadre del mondo, dal Real Madrid al Manchester United, dal Barcellona al Bayern Monaco.
Come è possibile che il modesto Braga (buona squadra portoghese, ma non certo nella elite del calcio) possa incutere tanto timore? Eppure è così. Perfino la doppia sfida con la Cremonese in Coppa Italia invita agli scongiuri e a una prudenza che sconfina nel terrore di non farcela. La Fiorentina di questi tempi trasmette insicurezza. Sconsolati, depressi, delusi prima ancora che arrabbiati sono gli aggettivi per descrivere lo stato psichico dei tifosi.
Dalla ripresa del campionato, dopo la parentesi dei Mondiali, i viola hanno incamerato 5 punti (una vittoria e due pareggi) in sette partite. Solo Salernitana e Cremonese hanno fatto peggio. Un bottino da predestinati alla serie B. Fortunatamente le ultime tre sono così attardate in classifica da non far scattare (ancora) l’allarme salvezza (anche se il Verona si sta facendo sotto).
In una stagione altalenante fra alti e bassi, anche se i bassi sono assai più numerosi degli alti, siamo ridotti a sperare che i prossimi “momenti più” coincidano con le gare di coppa, a cominciare da quella di domani col Braga. Italiano ha il compito di studiare qualcosa di nuovo ed efficace sul campo, la società dovrebbe dare una scarica ad una squadra inebetita, i cui risultati catastrofici non possono essere costantemente giustificati da fattori esterni.
“Mancano il cinismo e la cattiveria sotto porta” sento ripetere come un mantra auto assolutorio. Quindi la Fiorentina sarebbe in difficoltà perché troppo buona e premurosa con gli avversari? Io penso che quando con un tiro si spedisce il pallone in orbita, anziché in porta, il problema sia la qualità del tiratore.
Urge rimedio per non restare…in Braga di tela.