Niente copertura per la Fiesole, almeno nell'immediato. Casini: "Cantiere evidenzia una situazione poco decorosa, gestione approssimativa"
La prima partita della Fiorentina di Serie A del 2025 vedrà l'arrivo del Napoli al Franchi, in quello che si prospetta un incontro coi botti. Ma La Nazione solleva nuovamente il problema “estetico” dello stadio, che ancora una volta presenterà il solito panorama definito “impietoso”: quello del cantiere aperto presente sotto la Curva Fiesole, visibile da ogni telecamera. Già da inizio stagione si parla della possibilità di una copertura, mai adeguatamente presa in considerazione: l'antifona tra campioni come de Gea, che giocano con alle spalle cumuli di sabbia e sassi, non è un bello spot per la squadra.
Il Comune ha avviato intanto i lavori di restyling, completi entro il 2029, ma che garantiranno alla Fiorentina una capienza di 35mila posti per l'anno del centenario (2026), tuttavia non c'è traccia di progetti relativi alla copertura, che sembrano quindi ormai un miraggio lontano. Casini, capogruppo di Italia Viva in Consiglio comunale, fa sapere che “la copertura andava prevista prima di avviare i lavori, ma anche adesso non mi sembra così impossibile allestirne una. Il cantiere scoperto delinea una situazione poco decorosa e rende difficile la visione del pallone da determinate angolazioni”, denunciando una “approssimativa gestione degli aspetti di contorno".
Fa rabbia pensarci, specie se si vedono le soluzioni adottate in altri stadi, come per l'Atalanta o per il Rayo Vallecano (terza squadra di Madrid), arrivate senza particolari problemi. Le difficoltà palesate non sono certo economiche, essendo questa una spesa irrisoria di fronte all'investimento necessario per il restyling: pare il problema sia infatti logistico, in quanto l'installazione della copertura sarebbe impedita dalla mancanza fisica di spazio dove installare i sostegni, mentre l'opzione della copertura rimovibile andrebbe solo ad ingolfare i tempi di un processo già in ritardo, che non può permettersi di rallentare ulteriormente.