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Questo pomeriggio l’ex attaccante di Fiorentina e Cagliari Luis Oliveira, durante un collegamento con il Pentasport di Radio Bruno, ha commentato lo stato di forma della squadra di Vincenzo Italiano in vista dell’importante finale di stagione. Questo un estratto delle sue dichiarazioni: 

“Sabato ero convinto che, dopo l’espulsione di Ricci nel primo tempo, la Fiorentina potesse fare un gioco più offensivo. Soprattutto considerando che al Torino mancava un giocatore importante come il centrocampista, mi dispiace che i vola non siano riusciti a finalizzare per prendersi i tre punti: sarebbero stati preziosi vista la classifica. Cosa manca a questa squadra? Dal mio punto di vista manca un po’ di aggressività nei giocatori. La Fiorentina spesso lascia giocare troppo l’avversario, nel momento in cui la FIorentina troverà la forza di pressare nel modo giusto e di recuperare il pallone il prima possibile, vedrete che i risultati miglioreranno moltissimo. Ho notato che, in assetto difensivo, i due centrocampisti sono spesso da soli e per questo penso che la difesa debba salire piu veloce per accorciare il campo”.

Manca ancora qualcosa a questa squadra?

Ha poi aggiunto: “Credo che il punto importante sia l’atteggiamento, e non tanto con le big ma con le squadre medio piccole del campionato. Credo che la Fiorentina, nonostante i tre anni con Italiano in panchina, ancora non abbia fatto l salto di qualità. Manca poco, ma ancora no: servirà lavorare sopratutto sulla testa dei giocatori. I viola spesso giocano un bel calcio, mentre altre si perde non si sa per quale motivo”.

Qualche consiglio anche per gli attaccanti

Ha poi concluso parlando degli attaccanti: “Un’attaccante quando arriva sul fondo, e mi riferisco in particolare agli esterni, deve puntare l’avversario. Cosi facendo il centrale di difesa raddoppierà su di te, lasciando quindi spazi ad altri tuoi compagni. Io quando giocavo trovavo molti beneficio da questo, in questa Fiorentina invece si arriva sul fondo e ci si perde. Se tu sei bravo tecnicamente a saltare il tuo avversario devi farlo sempre, anche quando ti va tutto male. Guardate Chiesa alla Juventus: tenta sempre 10 dribbling a partita e quando va male ne azzecca 5, cinque situazioni in cui i bianconeri attaccano in superiorità numerica". 


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