Marchini: "Adli portava la verticalità, Fagioli sarebbe il suo sostituto, ma non gioca. Col Lecce contavano solo i tre punti, ma se Veiga fa quel gol in contropiede..."
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Giampaolo Marchini, chiamato a commentare la partita di ieri sera tra Fiorentina e Lecce, ha toccato diversi temi tra cui le scelte di Palladino in campo e in conferenza stampa.
“La cosa più importante erano i 3 punti, altrimenti sarebbe stato complicato gestire anche una partita come quella di Conference in arrivo. C'è necessità di provare a trovare delle certezze e non solo rimettere insieme i cocci: oggi meglio i 3 punti, poi però dobbiamo trovare un'identità. E la stagione dei viola sarebbe cambiata completamente se Veiga avesse segnato su quel contropiede. Ancora è una classifica che lascia aperti mille scenari”
“Da quando la Fiorentina ha perso Adli ha perso anche la sua verticalità, e se poi non fai giocare Fagioli, suo sostituto, allora diventa tutto più complicato. Nuovo modulo? Inevitabile visti gli interpreti, necessario mettere un centrocampo più robusto ma il gol-vittoria è il manifesto di questo pensiero: i cosiddetti quinti che trovano gol e assist tornando a fare ciò che sanno fare meglio, con licenza di offendere a tutta fascia”
“Partita di sacrificio per le due punte ‘di fortuna’: vanno ringraziati perché stanno facendo un lavoro che non è il loro, soprattutto se la Fiorentina cerca un interprete in quel ruolo da tre anni. Bisogna trovare soluzioni alternative aspettando Kean, e non c'è altra lettura se non di riconfermare Beltran e Zaniolo"
“Normale che Palladino difenda le sue scelte e i suoi giocatori, giusto che il suo dialogo sia un po' frizzante ultimamente: naturalmente noi possiamo non essere d'accordo con lui. Ho qualche dubbio che non ci sia nessuno fuori ruolo, soprattutto dopo quanto visto col Como: tante volte la Fiorentina non ha reso un'immagine centrata e chiara di sé e della sua identità”