La Fiorentina a Campi? Manca poco... tempi, iter e politica per il nuovo stadio viola
Tutto pronto per lo stadio nuovo a Campi Bisenzio
"Il modo migliore per fare una cosa è farla" diceva Amelia Earhart e questo mantra ha caratterizzato fin dal suo arrivo a Firenze anche il Presidente Rocco Commisso. Il primo dirigente viola, infatti, dopo quasi un anno di presidenza ha già messo le basi per il più bel Centro Sportivo d'Europa e avrebbe voluto tirare le somme anche per lo stadio.
La politica l'ha fermato. No, per ora non c'entra la burocrazia, le Belle Arti, Pessina e la Sovrintendenza. E' stata la politica a schiantare l'entusiasmo del Presidente Commisso. I paletti messi intorno al Franchi sono l'alibi perfetto, il nascondiglio dell'intera classe politica fiorentina. Facile accusare un tecnico, più difficile dare risposte ad un imprenditore voglioso di investire per il quale certe polemiche e certi campanilismi sono del tutto incomprensibili. E quindi tutti nascosti dietro alle frasi di Pessina, tra capriole nardelliane intorno alla Mercafir, gli improvvisati architetti del restyling, gli strenui difensori del CAP 50100.
Fare. Tra le tante chiacchere partitiche però, il Presidente Rocco Commisso si è continuato a muovere anche verso la terza via, quella dal più della politica bistrattata ma ben vista da una gran parte di tifosi. Infatti, dopo aver raggiunto l'accordo di massima già nell'inverno la Fiorentina ha continuato gli incontri con la Famiglia Casini, proprietaria dei terreni sui quali dovrebbe sorgere il nuovo stadio. Secondo quanto appreso da Fiorentinanews.com, ci sono stati diversi incontri tra le parti sono stati molto frequenti nelle ultime settimane e siamo davvero vicini all'accordo per la cessione dei terreni. Fiorentina e Famiglia Casini sono sempre stati in ottimi rapporti e, come già previsto con la Famiglia Della Valle, molto presto potrebbe esserci la vendita definitiva.
Vittoria. Se davvero, come pare, si dovesse concretizzare l'accordo per lo Stadio sarebbe una grande vittoria del Sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, attaccato da più parti per la sua proposta e di Rocco Commisso che riuscirebbe a dare alla Fiorentina un nuovo impianto all'avanguardia. Ma che, a ben vedere, si è limitato a fare una cosa molto semplice e che nessuno aveva fatto: proporre qualcosa, sulla carta, realmente fattibile senza bandi, pesi e contrappesi.
Entusiasmo sì, ma occhio ai tempi. Non è tutto oro quel che luccica, perchè gli entusiasmi che si creeranno dovranno fare i conti coi normali tempi tecnici. Ci sono però dei punti di partenza: la volontà politica e un possibile accordo tra le parti. Inoltre c'è un Piano strutturale del Comune di Campi che sarà adottato nelle prossime settimane (il consiglio comunale non è ancora stato programmato ndr) e che qualcosa dice già, anche se ci sarà da attendere almeno la fine dell'anno per una approvazione definitiva.
Step by step. L'area della quale si parla, ovvero quella compresa nel Parco agricolo della Piana tra Viale Allende, Villa Montalvo e un noto centro benessere, è destinata ad un uso sportivo con annesse funzioni secondarie. Lo si può leggere tra gli allegati approvati dalla Conferenza di copianificazione del Settembre 2019, uno dei passaggi per la formazione del piano strutturale. Ovviamente, il doccumento fa riferimento all'ipotetico progetto di Centro Sportivo che era stata studiata dalla proprietà Della Valle ma già questo fa intendere quanto il Comune stia facendo sul serio. C'è da capire se lo stadio entrerà nel piano nella fase successiva all'adozione, i canonici sessanta giorni per le consuete "osservazioni" o se si preferirà prendere tempo e fare una variante successivamente.
Non tutto e subito. Non sarà una cosa immediata, ci sono tanti strumenti urbanistici tra i quali districarsi, dal Piano Operativo Comunale al Pit regionale che dovrà avere al suo interno l'arrivo di questa struttura. Azzardato, quindi, fare previsioni sui tempi ma sarebbe sufficiente fer prendere a tutta questa vicenda la giusta piega per permettere a Rocco Commisso, Joe Barone e la Fiorentina di buttare le basi per il Nuovo Stadio anche se per vedere le ruspe ci sarà da attendere.
Sconfitta. L'attesa è attesa, ma questa volta sarebbe un'attesa "naturale", il tempo necessario a delineare sulle carte il nuovo stadio. Questa decisione da parte di Fiorentina diventerebbe una grande, ennesima sconfitta per Dario Nardella e per il Comune di Firenze, passato dalla Mercafir al rifacimento del Franchi con un lungo tira e molla che ha fatto stancare Commisso. La battuta d'arresto dovrà far riflettere tante persone.
L'apartheid di Maccione. No, il ponte di Maccione non è solo un confine quasi naturale tra Firenze e Campi, ma una linea che Nardella ha paura di sorpassare. In realtà Campi non è la luna, ma il Sindaco di Firenze e della Città della Metropolitana non vuole capirlo. La Grande Firenze passa anche da qui specie agli occhi di un imprenditore che vive New York City e che quei neanche mille metri tra l'eventuale Stadio e il confine fiorentino sono niente.
Vedremo che succederà, ma la terza via sembra essere sempre di più la prima. Campi... in viola.
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