A SPORTITALIA l'allenatore Diego Gomez è intervenuto per parlare di Nico Gonzalez, capocannoniere della Fiorentina in questo inizio di stagione. Il tecnico argentino lo ha allenato durante la sua crescita nel settore giovanile dell'Argentinos Juniors e ha raccontato qualcosa in più sul suo percorso e sui momenti anche meno facili nei suoi inizi.

Che ricordo ha di lui?

"Lo conosco da quando era bambino, è sempre stato, nella testa prima che in campo, un grande professionista. Si allenava sempre nel modo migliore ed una grande qualità che ha è questa fame di vittorie che ha sempre avuto. Non si stanca mai di cercare di migliorare e non si arrende".

Che percorso ha fatto in quegli anni?

"Ho avuto la fortuna di averlo due anni nelle categorie "novena" e poi in "sexta división". Ho ricordi molto belli di lui: aveva una certa predisposizione all'allenamento, a migliorarsi sempre, per imparare tutto quello che gli dicevamo. Questo al di là dei momenti buoni in cui giocava e quelli meno buoni in cui giocava meno. In Sexta División è arrivato ad un punto in cui ha svoltato senza più fermarsi. Quando lo schierammo come esterno, in Sexta, fece 11 gol. Era fondamentale in quella squadra e determinante nella categoria. Da lì a poco conquistò la prima squadra".

Parlava dei momenti meno buoni: è vero che pensò addirittura di smettere, ad un certo punto?

"È la verità. Ha avuto un momento in cui stava riflettendo se continuare a giocare o meno. Aveva un viaggio importante da fare tutti i giorni da casa sua al campo d'allenamento: quasi due ore di strada. Poi Con l'appoggio della sua famiglia ha continuato senza arrendersi. Ha avuto un confronto importante con El Bocha Batista che lo convinse a crederci. Non sapeva che stava per diventare un calciatore professionista al 100%".

Che ne pensa del suo rendimento attuale?

"Sta crescendo settimana dopo settimana con i Viola. Sta facendo una grande stagione. Non so se abbia limiti perché lo vedo sempre migliorare. Non ho dubbi che possa giocare in qualsiasi top club mondiale e ad essere uno dei migliori giocatori in circolazione".

Si dice che la Fiorentina abbia rifiutato 40 milioni in estate per lui ed oggi il suo valore è certamente aumentato. Se fosse un dirigente della Fiorentina, a gennaio rifiuterebbe qualsiasi eventuale offerta?

"E' difficile parlare di cifre perché non conosco la situazione economica del club, però sicuramente credo che la squadra dovrà garantirgli un gruppo forte intorno a lui in futuro. Perché se continua così sono certo che arriveranno squadre forti a chiedere di lui e sarà difficile trattenerlo senza garantirgli, per esempio, di giocare in una squadra che possa vincere titoli e giocare in certi palcoscenici. Lo dico chiaramente per quello che penso sia il valore del giocatore, che è destinato ai massimi livelli, pur se la Fiorentina sia essa stessa un grande club".

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