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Dici Lecce e i ricordi non è che siano poi così tanto sereni, per quanto quasi sempre sia arrivato il lieto fine. Le vigilie delle gare a Lecce sono tradizionalmente piene di tensione negli ultimi anni: di rado la Fiorentina ha maramaldeggiato, per altro anche negli incontri casalinghi. Due anni fa ad esempio perse sia la partita che Ribery per infortunio, mentre la gara "di Lecce" appunto servì a mettere in cassaforte la salvezza in un triste scontro diretto. Ancor più drammatica fu la situazione nel maggio 2012, quando la Fiorentina vinse 1-0 un altro scontro diretto, grazie a Cerci, con Guerini in panchina.

Nel 2009 invece, anche lì alla penultima giornata, si parlava di qualificazione Champions e proprio a Lecce, e all'89', Jorgensen dette il pass matematico alla squadra di Prandelli per la seconda partecipazione consecutiva, ai danni del Genoa. Lunedì sera non si parlerà naturalmente di scontro diretto, men che meno di salvezza ma certo la partita assume tratti determinanti per provare a indirizzare diversamente la stagione della Fiorentina. Un altro risultato negativo lascerebbe il gruppo viola nel limbo, per ora non pericoloso, ma pur sempre nell'anonimato.


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