Alberto Fabbri a FN: “A Verona la Fiorentina troverà un ambiente compatto e carico per centrare una piccola grande impresa. I viola avranno la testa altrove ma hanno ritrovato Nzola e Belotti"
La Fiorentina va a sfidare l’Hellas Verona in cerca di punti per la salvezza allo stadio ‘Bentegodi’ che si preannuncia molto caldo per l’occasione. Fiorentinanews.com ha voluto conoscere l’opinione sulle tematiche relative alla gara in terra scaligera da parte di chi conosce molto bene l’ambiente gialloblù, ovvero Alberto Fabbri, direttore del sito Hellas Live.
Alberto, il Verona in più occasioni ha dimostrato di volersi giocare le sue carte per la salvezza nonostante l'ultima gara persa a Roma. Come è l’ambiente gialloblù in questo momento?
“A Verona c’è un ambiente molto carico, pronto a dare la spinta decisiva alla squadra di Marco Baroni per ottenere quella che sarebbe una piccola grande impresa, considerato soprattutto la rivoluzione che è stata effettuata dalla società a gennaio stravolgendo l’organico. Questo ha fatto sì che l’ambiente sia andato a compattarsi ancora di più e che il Verona ad oggi sia in una posizione di classifica che è ancora pericolante ma allo stesso tempo con il destino nelle sue mani. Nelle ultime quattro partite il Verona ha tre partite da giocare davanti al pubblico amico e sicuramente il famoso dodicesimo uomo in campo potrà dare dal mio punto di vista una spinta decisiva verso la grande conquista della permanenza in Serie A per il sesto anno consecutivo”.
Con una semifinale di ritorno da giocare tra pochi giorni che Fiorentina ti aspetti al ‘Bentegodi’? Che gara potrà essere?
“Mi aspetto una Fiorentina che sicuramente avrà la testa rivolta alla semifinale di ritorno di Conference League e una partita in cui entrambe le squadre giocheranno a viso aperto, ma con il Verona che dalla sua deve cercare di ottenere l’intera posta in palio per dar manforte a quello che è l’obiettivo finale. Con una classifica così corta bisognerà arrivare il prima possibile a quota 34, se non 35 punti per rimanere in Serie A. Dopo i viola i gialloblù giocheranno un’altra partita in casa, e in queste due gare non devono assolutamente perdere”.
A suo parere quali sono i punti forti e deboli della Fiorentina in questo momento?
“La Fiorentina ha un organico di altissima qualità; Nzola pare che grazie al gol siglato contro il Club Brugge si sia ritrovato, Belotti idem. Peccato per i viola ma meglio per il Verona che Sottil abbia dovuto chiudere anzitempo la stagione per l’infortunio alla spalla, per me è uno dei giocatori più importanti dei viola. Vedremo un po’ come reagirà l’ex Faraoni che immagino possa sentire in modo particolare questa partita essendo per la prima volta avversario di quello che è stato fino a pochi mesi fa il suo passato”.
Italiano e Baroni a confronto: sono così tanto diversi come allenatori?
“Italiano e Baroni sono allenatori completamente diversi per metodologia e stile di gioco. Baroni è più difensivista e attende di più l’avversario, mentre Italiano è un allenatore che non bada tanto a chi si trova difronte; ha un suo credo calcistico e cerca di applicarlo sempre e comunque. Secondo me sono quindi due tecnici che non hanno niente in comune se non un passato importante con la maglia dell’Hellas Verona”.