L'esordiente Cerofolini come prima alternativa a Terracciano: una soluzione rischiosa su cui la Fiorentina dovrà ragionare attentamente
Alzi la mano chi, nel momento in cui Terracciano è rimasto a terra e le telecamere hanno inquadrato Cerofolini intento a cambiarsi, non ha avuto quantomeno un brividino. E non si tratta di sfiducia nei confronti del secondo portiere della Fiorentina, ma di una questione oggettiva e fattuale. Cerofolini ha zero minuti in Serie A e pochissima esperienza in generale nel calcio professionistico, e difficilmente potrebbe garantire la stessa sicurezza di Terracciano.
E' stato un caso, direte voi, semplicemente perché contro il Sassuolo mancava Gollini. Vero ma fino a un certo punto, dal momento che in casa Fiorentina quella di far partire l'ex Tottenham e promuovere Cerofolini e Martinelli è più di un'ipotesi. Attenzione a giocare con il fuoco però, perché il secondo portiere è un ruolo delicato: essere la prima riserva del titolare, infatti, significa avere discrete possibilità di dover scendere in campo durante la stagione.
E siccome gli infortuni non si possono prevedere, siamo davvero sicuri che Cerofolini possa garantire una certezza in casa di forfait di Terracciano? Che se quest'ultimo prendesse l'influenza prima dei play-off di Conference League, Italiano sarebbe felice di giocarsi l'Europa (tanto per fare un esempio) con un esordiente? Su questo aspetto la Fiorentina deve ragionare attentamente, scegliendo tra tre opzioni: tenere fino a giugno lo scontento Gollini, farlo partire e puntare sui prodotti a chilometro zero, oppure cercare un nuovo portiere con l'esperienza giusta per coprire le spalle a Terracciano.