Dragowski, coraggio e qualità per salvare di nuovo la Fiorentina. Igor dimostra di meritare il posto da titolare, Venuti penalizzato da Prandelli
Continua la rubrica di Fiorentinanews.com dedicata all’analisi della fase difensiva della Fiorentina, con un’attenzione particolare agli eventuali gol subiti dalla squadra di Cesare Prandelli.
Contro il Bologna, per l'ennesima volta in questa stagione, è Dragowski il migliore in campo grazie alle sue parate che salvano i viola dalla sconfitta. A fronte degli zero tiri nello specchio di Vlahovic e compagni, la squadra di Mihajlovic invece ci prova diverse volte soprattutto nel primo tempo. Con Palacio, chiuso prima in croce e poi in uscita bassa dal portiere polacco, e poi con Barrow, il cui tiro viene respinto dal numero 69.
Passiamo al terzetto difensivo. Prestazione tutto sommato positiva per Pezzella, con l'unica sbavatura di quel controllo sbagliato che manda in porta Palacio. Salvato da Dragowski, l'argentino si riscatta nel recupero fermando Barrow lanciato in contropiede. Bene Milenkovic, che ormai ci ha abituato a non commettere disattenzioni. Pur senza grandi fatiche, il serbo risulta sempre difficilissimo da superare. Chiamato più spesso in causa invece Igor, soprattutto nel primo tempo quando sbriglia un paio di situazioni pericolose scaraventando fuori i traversoni avversari.
Sulle fasce Prandelli conferma Caceres a destra, mentre a sinistra Venuti sostituisce lo squalificato Biraghi con poca fortuna. Il classe '95, schierato nella posizione opposta a quella sua naturale, ne esce bene fin quando deve fare il compitino come il passaggio sulla corsia per gli accorrenti Castrovilli o Ribery. Quando c'è da mettere in mezzo palloni importanti, invece, appare sempre non all'altezza e purtroppo il grande impegno che ci mette non basta. Per quanto riguarda Caceres, dimenticate la partita di Torino. L'uruguaiano è lento nel seguire i tagli degli avversari, mentre in fase offensiva non incide praticamente mai. Sicuramente meglio dei titolari Lirola, che quando entra presenzia con continuità nei pressi dell'area avversaria. Metterlo dentro prima, probabilmente, sarebbe stato più utile.