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Riccardo Sottil. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
Riccardo Sottil. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Sono diverse stagioni che a Firenze si attende l'esplosione di Riccardo Sottil, più o meno da quando trascinava la Primavera di Bigica ma si parla del 2017: l'esordio, un paio di prestiti e poi il rientro in pianta stabile alla Fiorentina, con Italiano. Le prime due stagioni fatte di discreto spazio, qualche bel segnale e poi un arresto drastico nella crescita, aiutato anche dall'infortunio alla schiena di un anno fa, con i soliti problemi di sempre mai risolti.

Sottil che accelera, Sottil che avanza quasi con il paraocchi ma con grandi doti atletiche e poi Sottil che col pallone non sa cosa farci nei pressi dell'area di rigore: sembra quasi impossibile ma è un copione che si ripete con una continuità esasperante. Emblematico il primo tempo di Frosinone, con due contropiedi imbastiti in proprio e poi sprecati con giocate insicure, timorose, piene di dubbi e incertezze. La sensazione è che ogni minuto in campo allontani un po' di più Sottil dalla Fiorentina e che il legame sempre più labile tra le parti resti quella regola sulle liste che lo rende merce preziosa, proprio in virtù dei tempi della formazione in Primavera. 

Italiano non lo lascerà certo per strada nella sua gestione del gruppo ma le occasioni per vedere un suo salto di qualità a Firenze potrebbe diminuire drasticamente.

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