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Ormai le analisi del giorno dopo le gare della Fiorentina sembrano un po' delle insostenibili e fastidiose ripetizioni ma, di fatto, ciò che la squadra viola offre sul campo sono una serie di prestazioni e di errori analoghi, di una continuità esasperante. Il discorso potrebbe essere indirizzato anche più nello specifico a German Pezzella, uno di coloro che ormai commette un errore dopo l'altro da un anno e mezzo abbondante. In più, nella breve pausa tra la scorsa stagione e l'attuale, il centrale argentino aveva pensato bene di provare a migrare verso Milanello e il suo mentore Pioli: che poi ci sia una connessione tra lo scadente rendimento e la sua voglia di addio non è facile stabilirlo ma di sicuro le premesse non erano a quel punto delle migliori.

L'aggravante è rappresentata dalla fascia di capitano che l'argentino porta al braccio, elemento che dovrebbe renderlo trascinatore di una squadra che non esiste, a partire proprio dai presunti leader. Vista comunque la presenza di qualche alternativa in rosa (almeno in difesa), una soluzione anche solo occasionale potrebbe essere il riposo del centrale, utile magari a raffreddare la mente. Nel 2017 ad esempio Tomovic fu messo da parte (e venduto) quasi per disperazione dopo un avvio di campionato da mani nei capelli e non è certo l'unico precedente nella storia del calcio ma evidentemente oltre un certo punto diventerebbe quasi accanimento terapeutico verso un calciatore in enorme confusione.


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