Italiano, il 4-3-3 col regista basso non funziona. Perché continuare a forzare un ruolo che non c'è più?
C'è un fatto evidente nella Fiorentina di questa stagione, a prescindere dalle tantissime differenze rispetto alla squadra di qualche mese fa. Non c'è un regista. Senza troppi giri di parole. Che ci sia Amrabat, o Mandragora, o pure Duncan (?), la sostanza non cambia. Questa rosa non possiede un centrocampista, o giocatore di qualunque altra posizione, con quelle caratteristiche.
L'ostinazione, quindi, di continuare a proporre un 4-3-3 col pivot basso non si spiega. Soprattutto quando poi in campo i due centrali fanno lanci lunghi per gli esterni, facendo praticamente finta che non esista il regista. Che infatti non c'è. Anche contro il Lecce, Mandragora prima (che ha toccato una quantità misera di palloni) e Duncan poi (che ha sbagliato tutti gli appoggi) hanno palesato questa difficoltà della squadra di Italiano. Che a questo punto non può più fare finta che non esista un problema regia. Torreira è andato (purtroppo) e il cambio di modulo può essere l'unica via per uscire da questa impasse.
Che motivo c'è per insistere su un modulo che non restituisce più quelle sensazioni che tanto facevano bella la Fiorentina del primo Italiano? Il mister l'ha dichiarato anche nel post gara, adesso l'obiettivo è verticalizzare di più ed avvicinare gli esterni alla punta. Allora che senso ha utilizzare la versione col perno basso del 4-3-3? Tanto vale provare il centrocampo a due, con l'inserimento di un trequartista (dato che ci sarebbero almeno due giocatori validi in quella posizione). La svolta tattica, seppur minima, va applicata, altrimenti continuerà ad esistere un ruolo do regista cui nessun giocatore della rosa può adempiere.