Italiano e Mourinho, filosofie calcistiche diverse ma anche qualcosa in comune. E se è vero che gli opposti si attraggono prima o poi scoppierà il grande amore
Su la Gazzetta dello Sport si legge un approfondimento sul rapporto tra i due allenatori di Fiorentina e Roma che si sfideranno stasera, ovvero Vincenzo Italiano e Josè Mourinho. Infatti, se è vero che gli opposti si attraggono, allora tra entrambi prima o poi dovrà anche scoppiare il grande amore. Perché le linee di demarcazione tra i due allenatori delle due squadre sono tante. E anche parecchio nette.
Una questione di filosofia del calcio
Non è soltanto una questione legata alla oramai consolidata divisione tra risultatisti, ovvero Mourinho, e giochisti come Italiano. Si tratta di qualcosa che va anche più in là, che va oltre. Una questione filosofica, anche di come va studiato e affrontato il calcio quotidianamente, ma sempre di petto. Il tecnico giallorosso è sicuramente più gestore, mentre l'allenatore viola cerca invece di distinguersi da insegnante.
Un dettaglio in comune
Così non è un caso che la metà della carriera di Mourinho sia andata in scena nella Premier League, dove ha imparato ad essere anche manager, oltre che allenatore. Italiano, invece, si dedica più al campo. E gli è rimasta nel cuore quella finale di Conference League persa contro il West Ham. E se c'è qualcosa che li accomuna è esattamente questa, dato che sono due tecnici che hanno griffato le prime due finali della nuova coppa europea.