Questa mattina su CittadiLaSpezia.com viene fatto un focus sul bilancio dello Spezia di Platek, e si sottolinea come i rapporti e le tante operazioni tra il club ligure e la Fiorentina di Rocco Commisso, complice forse anche la nazionalità dei rispettivi patron, abbiano di fatto aiutato le casse del club bianconero. Ma andiamo in odine. Dopo aver chiuso il bilancio a giugno 2023 con un surplus record di 23.458.008 euro, di cui 17.7 milioni dalla sola cessione di Kiwior all’Arsenal, ilo Spezia si appresta a segnare un altro paio di affari di portata storica per le proprie casse. Uno, per la verità, già concluso e solo da contabilizzare nel prossimo esercizio e l’altro ancora da concretizzare ma con buone chance di andare in porto.

Il primo è relativo alla cessione di Mbala Nzola alla Fiorentina, per un totale di 12.6 milioni di euro. Tutto guadagno vivo, visto che l’angolano arrivò da svincolato nell’ottobre del 2020 dopo l’esclusione del Trapani dal campionato di serie C. Il piano di pagamento prevede una prima rata da 5.600.000 euro corrisposta in questa stagione e a seguire due ulteriori da 3.500.000 ciascuna per le annate 2024/25 e 2025/26. Molto intensi gli affari con i Viola in questi anni. Lo Spezia Calcio a sua volta deve ancora alla Fiorentina 2.365.471 euro nel 2022/23, di cui 1.215.471 euro come seconda rata per l’acquisto di Bartolomej Dragkowski e 1.150.000 per quello di Szymon Zurkowski. Nella stagione successiva ancora una rata da 1.150.000 euro per il polacco. Discorso a parte per Giovanni Corradini, arrivato a zero.

La seconda operazione è quella relativa al riscatto di Emil Holm da parte dell’Atalanta: il club ligure ha già incassato 2.5 milioni di euro per il prestito dello svedese, che ha un riscatto fissato a 8.3 milioni di euro. Operazione in totale da quasi 11 milioni di euro, finalizzabile entro la fine di maggio 2024 e di cui beneficerà anche il Sonderjyske che detiene percentuale sulla rivendita.

Con Nzola e Holm saranno plusvalenze importanti, ma che non basteranno a contenere il passivo a giugno 2024. Anche il prossimo bilancio è destinato a chiudere in rosso e chiedere l’intervento della famiglia Platek.

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