Commisso non può permettersi di cedere Vlahovic e di far andare via il più forte ancora dalla Fiorentina. Viola costretti a rincorrere a suon di milioni l'attaccante
Non si era mai visto alla Fiorentina uno che somigliasse così tanto a Batistuta. Nessuno come Vlahovic. In questi mesi, ci ha ricordato il bomber di Reconquista. Forse per l’età, forse per il fisico possente, forse per la sensazione di forza che dà, forse per questa caterva di gol. Bati, alla sua età, non era così forte. Ma poi è rimasto in vetta per anni e anni. Vlahovic ha tanta strada da fare, ma mamma mia che giocatore. In otto mesi è cresciuto e maturato come altri in cinque anni, in un ruolo delicato e fondamentale: il centravanti.
E poi ha altro: ha l’aria del leader, il sorriso del bravo ragazzo, la bellezza dei suoi ventuno anni, l’educazione che in campo si trasforma in garra. Commisso lo terrà, non può permettersi altro. Non può permettere che, per la seconda volta nella sua gestione (Chiesa è stato il primo, anche se la situazione aveva altri ‘padri’) il più forte se ne vada. Talenti del vivaio, che la Fiorentina fino ad oggi ha reso grandi per poi cederli. Non è nel programma di Rocco, almeno a parole.
Adesso dalle parole occorrerà passare ai fatti. Si va verso un rinnovo, con clausola importante, e con un ingaggio di circa tre milioni. D’altronde l’errore c’è nuovamente stato. Se si punta su un calciatore giovane, se si crede in lui, prima di lanciarlo ci si assicura che abbia cinque anni di contratto. Funziona così da sempre. Empoli, Atalanta e altri club utilizzano questo sistema. Ormai è tardi per fare questo però e allora bisogna rincorrere, come spesso è accaduto negli ultimi anni. Rinnovare con clausola conviene a Vlahovic e conviene a questo punto anche alla Fiorentina, che non ha più il coltello dalla parte del manico. Andare avanti senza rinnovare porterebbe invece la società viola a doverlo vendere per forza nell'estate del 2022.
Batistuta, prima di andare a vincere lo scudetto a Roma, rimase a Firenze nove anni. Rui Costa sette. Tanto per fare due nomi qualsiasi. Non si può sempre cedere i migliori, alla prima esplosione. Così una squadra forte, un collettivo unito, non lo si costruisce mai. Siamo sicuri che Rocco questo lo sappia. E che presto ci annunci il ‘primo’ colpo della nuova stagione. Il secondo probabilmente sarà Gattuso. Nasce così la Fiorentina del futuro, adesso che la salvezza è finalmente matematica e in cassaforte.