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Nonostante la Fiorentina sia tornata già in campo, si continua ancora a dibattere di un tema extracalcistico. Infatti, dall'arrivo di Rocco Commisso lo  Stadio è tornato tra i temi più dibattuti a Firenze e dintorni.

Ma tra le opinioni politiche e quelle degli esperti, arriva una grande novità. Ieri sera, durante la trasmissione TELEGRAM in onda su Tele Iride, l'architetto Federico Maremmi ha infatti portato fuori un dato che nessuno aveva mai considerato ovvero che il vincolo sul Franchi non esiste.

"Bisogna sgombrare il campo dalle sovrastrutture, cioè da tutte quelle ipotesti che poi non hanno attinenza coi fatti reali. Partiamo da quella più facile, ovvero la ristrutturazione: si va sempre sbandierando questo vincolo sullo Stadio Comunale, ecco questo vincolo non esiste! Esiste una declaratoria del 27 Novembre 1983, con la quale compiendo cinquanta anni la struttura, la legge sui beni monumentali prevede che il soprintendente declari l'assoggettabilità o meno a vincolo di un bene con determinate caratteristiche. Poi il soprintendente deve emanare questo vincolo che ad oggi non c'è per cui non sappiamo ad oggi le opere che si posso fare o non si posso fare e quindi su cosa c'è il vincolo. Quindi non essendoci non ne possiamo parlare.

Le altre due aree sono complementari ed analoghe; sul piano vincolistico è lo stesso, dal punto di vista idraulico sono in pericolosità 2; dal punto di vista del rischio della nuova pista dell'aeroporto l'area di Campi è fuori dal rischio C, l'area della Mercafir è parzialmente in area di rischio C anche se lo stadio dovrebbe sorgere fuori. Il termine che ricuce tutto e rimanda la palla all'investitore ovvero la Fiorentina è la velocità e questa va analizzata area per area.

Alla Mercafir abbiamo una procedura preliminare dove si deve spostare il mercato e mettere in vendita l'area tramite un bando. Queste procedure hanno un tempo, spesso lungo, ma che magari possono riuscire a comprimerlo. Due anni per Mercafir e due per lo stadio possono essere verosimili.  A Campi non dobbiamo fare nessuna procedura preliminare anche se cautelativamente il Comune ha messo in piedi una variante urbanistica che non ci vorrebbe; infatti sono previste attrezzature di interesse metropolitano come non soggette a variante, poi la procedura passa attraverso la Legge sugli Stadi.


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