Quattordicesimi is the way: per la terza volta su quattro nella gestione Commisso, la Fiorentina alla ventitreesima giornata è più vicina alla zona retrocessione che a quella europea
“My way, your way” si potrebbe dire guardando la classifica della Fiorentina di Commisso, che per la terza stagione su quattro si trova, alla ventitreesima giornata, esattamente a 25 punti e alla quattordicesima posizione. Ad eccezione dei 36 del primo Italiano (settimo dopo 23 gare), non si può dire che la zona Europa, ma tantomeno la parte sinistra della classifica siano l’abitudine per la prima gestione straniera della storia della Fiorentina.
Il deludente pari con l’Empoli ha condotto all’ennesima riflessione sui motivi per cui la squadra di Italiano non riesce più a vincere in casa, con l’ultimo successo, in campionato, tra le mura amiche, che risale al 7 gennaio. Nel 2023 i Viola figurano tra le peggiori formazioni della Serie A, con un rendimento di punti simile a quelli delle ultime tre della classifica (ad eccezione del Verona che ne ha totalizzati persino di più). Con un cammino diametralmente opposto nelle Coppe, dove in quella nazionale la finale è facilmente raggiungibile e in Conference sembra che gli avversari ancora non conoscano il gioco di Italiano, la Fiorentina vive una stagione veramente strana. Fatta di successi imprevisti (pochi) e di delusioni cocenti (troppe).
La persona chiamata ad invertire la rotta è sempre la stessa, che coincide anche con il parafulmine delle critiche di una società ormai difficilmente salvabile. Proprio come le classifiche di Commisso in Italia, anche la sua gestione dell’azienda Fiorentina si può definire altalenante, passando dall’imminente inaugurazione di uno dei centri sportivi più grandi d’Europa ad una situazione in campionato che non fa dormire sonni tranquilli ai tifosi. I tifosi, appunto. Quelli che, nelle vesti di (ancora) pochi, hanno contestato apertamente la società al termine del pareggio con l’Empoli, andando a muso duro addirittura con il direttore generale del club.
Questa riflessione, cominciata con il report dei punti, ma soprattutto della posizione attuale della Fiorentina in campionato, si è doverosamente estesa alle critiche arrivate alla proprietà, non più scusabile dopo l’ennesima figuraccia. Se la squadra non segna, non è certo colpa di Commisso e Barone, ma se la squadra non gira da inizio stagione, allora forse qualche problema c’è stato anche nella costruzione della rosa. Insufficiente anche solo per pensare di ripetere l’annata scorsa, inadatta per partecipare ad alti livelli in tre competizioni contemporaneamente. Una cosa, però, è certa nel caos della Fiorentina commissiana: la quattordicesima posizione. Quella che a fine anno e a salvezza raggiunta dovrebbe valere, così come fu per il grande Iachini, i meritati elogi a Vincenzo Italiano.