Da enfant prodige a meteora finita nell'anonimato: la deludente parabola di Diakhate
Vi ricorderete quando Paulo Sousa nell'estate 2015 volle portare con sé nella tournée americana anche Abdou Diakhate, talento più folgorante dell'allora Primavera e reduce da diverse annate ampiamente sotto età nel massimo grado dei tornei giovanili. Ebbene del senegalese non se ne seppe più niente a livello di prima squadra, tolta qualche convocazione in Europa League ma senza mai trovare l'esordio. Quell'amichevole in cui scese in campo da titolare contro il Psg di Ibrahimovic resta di fatto il punto più alto toccato dal classe '98.
Da lì infatti è iniziata una vera e propria parabola discendente, che lo portò prima a ristagnare inutilmente in Primavera per altre tre stagioni, quindi il passaggio al Parma il suo unico minuto in Serie A nel maggio 2019. Poi da lì la migrazione, prima in Belgio, poi in Slovenia e ora nella Serie D italiana: di queste ore l'ufficialità del suo passaggio dal Sona al Paternò. Una storia che sembrava poter avere ben altri presupposti e sviluppi.