“È stata l’Italia a togliere fondi al Franchi”: La UE scarica la colpa sul governo. Rondinelli: "Hanno usato lo stadio di Firenze per mascherare problemi rilascio terza rata Pnrr"
Un’interrogazione presentata dalle europarlamentari Daniela Rondinelli e Beatrice Covassi, gruppo S&D (dei socialisti europei), alla quale ha risposto il vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis apre un nuovo fronte sul restyling del Franchi.
Su La Repubblica di oggi si viene a conoscenza di questa vicenda e del fatto che la Ue scarica il taglio del finanziamento allo stadio della Fiorentina sul governo italiano: “L’intervento proposto sullo stadio Franchi di Firenze era stato inizialmente incluso tra i progetti rientranti nel traguardo M5C2-13, ma successivamente è stato rimosso dalle autorità italiane dai progetti ammissibili al finanziamento” scrive Dombrovskis. In sostanza arriva a dire che noi della UE abbiamo valutato solo il capitolo di finanziamento Pnrr dove era stato inserito il Franchi per come scritto dallo Stato italiano, cioè per il rilancio di aree degradate, nessuna specifica valutazione del progetto Franchi.
“La Commissione non ha mai effettuato valutazioni specifiche sul progetto Franchi e dunque non può nemmeno averne richiesto la rimozione dall’ambito dei Pui - sono le parole di Daniela Rondinelli pronunciate al giornale citato - Del resto è noto che il governo italiano si è opposto alla richiesta di accesso agli atti del Comune di Firenze per visionare le sconosciute “osservazioni” della Commissione sullo stadio: forse non esistono? È forte il sospetto che il governo abbia usato il Franchi come pretesto per mascherare i problemi per il rilascio della terza rata Pnrr. Quanto al criterio dell’area degradata, secondo le norme italiane Campo di Marte ci rientra: qual è il problema? Una vicenda così può costituire un grave precedente”.