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Ebbene sì, l'anno iniziato quest'oggi, potrebbe essere l'anno buono per la prima pietra del nuovo Stadio di proprietà della Fiorentina. Dopo ben dodici anni, infatti, i tifosi viola potrebbero avere la concretezza di andare in un impianto nuovo e all'avanguardia a seguire la loro squadra del cuore. Non solo chiacchere, non solo discorsi, non solo progetti.

Infatti è dal 2008 che si pensa a questo nuovo impianto. Il Franchi appariva obsoleto anche a quei tempi e tra progetti mai presentati, attese infinite e rinvii assurdi siamo ancora fermi al punto di partenza.

Anzi no, è stato il nuovo proprietario della Fiorentina, Rocco Commisso, a smuovere le acque.

Fast Fast Fast. Stadio e Centro Sportivo. Subito.

E se da una parte ha risolto la questione portando il Centro Sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli, dall'altra Commisso lotta con le questioni politiche italiane, che niente hanno a che vedere con quelle statunitensi.

Infatti, il patron viola, si è trovato tra tre fuochi. Uno rappresentato da Dario Nardella che ha subito ritirato fuori dal cilindro la Mercafir ed il suo progetto infrastrutturale. Un progetto chiaro, che comprende anche l'aeroporto, ma che ha un costo decisamente alto (e la perizia recente l'ha dimostrato).

Dall'altra il fronte del restyling del Franchi, con il Presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi in testa. Rifare il Franchi per non far perdere valore all'intera area di Campo di Marte. Parcheggi, coperture ed un impianto con basi storiche al centro di Firenze. Ma anche questa è una idea difficile, lunga e con tanti dubbi. E Commisso vuole essere fast.

Fuori da Firenze, neanche ad un chilometro, c'è una cittadina: Campi Bisenzio. Il Sindaco della città della Piana Fiorentina, infatti, lancia la proposta dello stadio a Campi, là dove i Della Valle volevano il Centro Sportivo.

In primis gli viene dato di pazzo, poi però tutti si accorgono, Fiorentina compresa, che è quella l'opzione fast. Ed è lì che si accende il terzo fuoco. Una fiammella che arde in silenzio e senza dare noia.

Il Comune di Campi lavora per essere in regola; il terreno proprietà di una famiglia di imprenditori locali può essere ceduto tramite un accordo con Fiorentina. La cifra è decisamente minore rispetto a quella della Mercafir e quindi, perchè no? Perchè lo stadio non è nel Comune di Firenze e, perdere sia l'impianto di gioco che il Centro Sportivo, per il Sindaco di Firenze e della Città Metropolitana Dario Nardella significherebbe sconfitta. Politica.

E quindi è guerra tra Sindaci, o meglio tra un Sindaco e una opzione, quella di Campi, che potrebbe soddisfare davvero la società viola. Ma Nardella non molla  e proporrà una opzione fiorentina, al costo di rifare il Franchi, scelta che non era contemplata nel suo programma elettorale, bensì in quella dei suoi avversari.

Il 2020 sarà l'anno buono. Sia per le buone intenzioni di Commisso e co., sia perchè l'unica opzione percorribile immediatamente può essere quella di Campi. Vedremo dove verrà deciso dove fare lo stadio, certo è che il Patron non aspetta.

 


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