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"Stiamo cercando di riportarlo in condizione per poterlo riproporre. Nel finale di stagione ci potrà essere utile".

Così ha parlato di José Maria Callejon nella conferenza stampa mattutina Beppe Iachini. Proprio il tecnico della Fiorentina, nell'estate scorsa, sarebbe stato tra gli sponsor principali per la firma dell'esterno spagnolo a parametro zero. L'ex Napoli è arrivato a Firenze con la pesante etichetta di sostituto del partente Chiesa, una questione che non pareva pesargli appena arrivato all'aeroporto di Peretola:
"Io non sono Chiesa, sono José Callejon. Lui è molto forte, farà sicuramente bene perché è un grandissimo giocatore. Io vengo qui per fare il mio lavoro". 

A distanza di qualche mese, si può affermare che l'esperienza dello spagnolo non sia andata (fino ad ora) secondo le aspettative. Problemi fisici, il Covid e l'incapacità di trovare un ruolo nel 3-5-2 utilizzato sia da Iachini che da Prandelli. In campionato è partito solo sei volte da titolare, giocando sedici partite - arricchite da un assist - per un totale di 575' giocati.

Nel finale di stagione, come auspicato dallo stesso Iachini, Callejon dovrà dare prova di sé stesso e dimostrare di poter essere un valore aggiunto per la Fiorentina. In ballo c'è anche il futuro, dato che il possibile - se non probabile - arrivo di Gattuso e il passaggio al 4-3-3 o 4-2-3-1 potrebbero renderlo nuovamente un giocatore importante. 

 

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