Il focus sulla difesa: Hugo e Pezzella monumentali e dove non arrivano loro ci pensa Lafont. Ma come si fa a incolparlo del gol subito?
Comincia oggi una nuova rubrica attraverso la quale, ogni settimana, Fiorentinanews.com porrà un occhio di riguardo sulla prestazione difensiva della squadra di Pioli analizzandone pregi e difetti e commentando eventuali gol subiti.
Contro la Roma la difesa viola ha giocato una partita più che sufficiente, riuscendo ad opporsi quasi sempre alle prepotenti offensive dei giallorossi. Pezzella si è confermato una sicurezza, mentre Vitor Hugo era davvero in giornata di grazia e ha messo in campo una delle sue migliori prestazioni. Abbastanza anonimo Milenkovic, ammonito e vicino all'autogol, mentre Biraghi è apparso a tratti in difficoltà nell'uno contro uno. Dove non sono arrivati i difensori, comunque, ha risposto presente Lafont che si è disimpegnato con almeno tre ottimi interventi (smanacciata su colpo di testa nel primo tempo e conclusioni di Zaniolo e Dzeko nella ripresa). Il portiere francese si è dimostrando anche molto audace nelle uscite, che stavolta sono state quasi tutte precise.
Per quanto riguarda la rete della Roma Lafont sarebbe potuto rimanere in porta, probabilmente subendo comunque gol ma lavandosi le mani dalle responsabilità; invece si è preso un rischio ed ha eseguito una respinta di pugno, tecnicamente giusta ma un po' troppo corta. La sfortuna ha poi voluto che il pallone ricadesse proprio sui piedi di Florenzi il quale ha segnato sfruttando la passività dei giocatori viola, colpevoli di averlo lasciato indisturbato. Ma colpevolizzare il solo Lafont per un gol del genere è inammissibile, ancor di più dopo una prestazione in cui il francese ha di nuovo salvato la Fiorentina meritandosi quindi un voto più che sufficiente.